Cuba e la sua musica sono uno scrigno di beni preziosi noti solo agli amanti della world music: negli ultimi 20 anni Buena Vista Social Club e Afro-Cuban All Stars sono state la punta di un ambiente artistico che comprende son cubano, bolero e danzón e ancora cha-cha-cha, salsa, timba, guajira, rumba e abakua.
Ma Cuba è molto di più di nomi come Compay Segundo, Rubén González, Ibrahim Ferrer e Juan de Marcos González. Oltre le quinte del suono popolare c’è musica colta, quella di Marco Madrigal che suonerà per la prima volta a Napoli.
Il pianista cubano si esibirà nella Sala Assoli di Casa del Contemporaneo per il secondo appuntamento della rassegna “Rapsodia Underground” curata da Luca de Lorenzo.
Nel programma – dedicato ai compositori dell’universo latino americano – spiccano i nomi di Alberto Ginastera, Ernesto Lecuona, Manuel Saumell, Ignacio Cervantes, Moises Moleiro, Jose Maria Vitier, Aldo Lopez Gavilan e Manuel Ponce.
Nato a L’Avana, Madrigal si è diplomato nel 2007 con il massimo dei voti presso l’Instituto Superior de Arte, sotto la guida di Teresita Junco. Ha poi seguito corsi di perfezionamento con Andreas Staier, Dimitri Bashkirov, Fou Ts’ong, John Perry, Malcolm Bilson ed è seguito in particolar modo da William Grant Naboré.
Si è esibito in concerto, sia come solista sia con orchestra, in molte delle principali sale da concerto del mondo, come il Teatro Colón di Buenos Aires, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, la Queen Elizabeth Hall di Londra, l’Auditorium Manuel de Falla di Granada, il Volkstheater di Vienna, collaborando con direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Leo Brouwer, Paul Mann, Arturo Enrique Diemecke e Lorenzo Ramos. Ha collaborato inoltre in diversi progetti con il Premio Oscar Nicola Piovani, così come con altri compositori legati al mondo del cinema e del teatro.
Vincitore di numerosi concerti internazionali, dal 2017 è direttore drtistico di Habana Clásica, festival internazionale di musica classica con sede nella capitale cubana.
Tra le sue registrazioni più recenti “Homo Ludens, con il maestro Leo Brouwer; “Concierto a Ocho Manos”, con la sua maestra Teresita Junco; l’”Opera Omnia” per Pianoforte e Orchestra di José María Vitier; il monografico dedicato al compositore Ernesto Lecuona, Cuba, acclamato dalla critica e vincitore di molti premi tra cui il Choc de Classica.