Per il Consiglio Atlantico, l’Europa è a rischio fascismo
Un articolo pubblicato dal magazine di informazione politico-militare “The National Interestâ€, a firma degli illustri ricercatori Steven Grundman, George Lund e AJ Wilson, del Consiglio Atlantico, ha messo in allarme le segreterie politiche nazionali. L’articolo intitolato “Crisi Euro minaccia la sicurezza globale†ha fatto emergere tutte le preoccupazioni della Nato riguardo l’asfissiante e prolungata crisi economica europea. Secondo i ricercatori del Consiglio Atlantico “La crisi finanziaria sta rapidamente indebolendo la tenuta delle istituzioni europee sui paesi della periferia europea.†In particolare la Nato teme che la crisi appanni il fascino degli ideali democratici liberali. E infatti così prosegue: “Ideologie alternative, al di fuori del regno transatlantico, stanno sfidando la loro preminenza. (…) Nel frattempo, la disaffezione verso il proprio governo si estende nelle società di tutto il sud Europa.†Il riferimento chiarissimo è alla Grecia, dove i populisti di destra e sinistra stanno guadagnando terreno ed elettorato, in particolar modo l’organizzazione politica denominata Alba Dorata: partito fascista che ha diciotto posti nel nuovo Parlamento Greco. Alba Dorata prima delle elezioni ha minacciato di lanciare incursioni sugli immigrati e sui loro figli, fuori ai reparti ospedalieri e negli asili, così attirando i voti di circa il 50 per cento di tutti i funzionari di polizia greca.
Il rapporto continua così: “Le leggi sul lavoro restrittive aggravano la disoccupazione cronica tra i giovani, che ammonta attualmente a circa il 36 per cento in Italia e in Portogallo, e oltre il 50 per cento in Spagna e Grecia. Questi giovani sono naturalmente insoddisfatti ma in genere sicuri di esattamente quello che vogliono politicamente. Sono anche abili a organizzarsi, tuttavia, come gli indignados e i rivoltosi di Londra hanno dimostrato, per non parlare della primavera araba, questa moderna generazione perduta, troppo giovane per ricordare i governi autoritari, forniscono un collegio elettorale suscettibile di aumento dei populisti di ogni colore ideologico.â€. E infine, nello stesso report si afferma impietosamente che “Una distratta, disunita, sfiduciata Europa crescerà estraniata dagli Stati Uniti. Questo avrà conseguenze per la sicurezza globale.â€. Insomma sembra che la Nato sia profondamente preoccupata dell’andamento economico e socio-politico dell’Europa, ma è un interesse solo sociale oppure è reale il timore di una scissione geo-militare tra Europa e Nato?
Marco Calafiore