Il mondo dell’arte è da sempre vastissimo. Negli ultimi anni, però, l’evoluzione tecnologica si è andata a sposare proprio con l’arte in modo da creare una nuova “tendenza” (o per meglio dire realtà) che noi conosciamo col nome di criptoarte.
Cos’è la criptoarte?
Il detto “Tutto è arte” descrive al meglio il concetto di criptoarte. Con questo termine andiamo ad indicare i contenuti artistici che vengono inseriti all’interno di una blockchain. Con la criptoarte, possiamo parlare sia del mondo delle criptovalute sia dell’arte crittografica. La blockchain funziona più o meno come un registro dove al suo interno sono custodite tutte le informazioni relative all’oggetto che deve contenere, in questo caso l’opera d’arte.
NFT, lo strumento necessario per la vendita
I Non-Fungible token ovvero gli NFT sono strumenti realizzati per la compravendita di opere d’arte digitali. Un’opera dotata NFT permette al compratore di avere un vero e proprio documento, chiamato smart contract, che certifica il proprio diritto sull’opera stessa. Il supporto digitale scelto crea una lunga sequenza di 0 e 1 che viene inserita in una sequenza più corta, definita hash. Uno strumento che permette la salvaguardia dell’autenticità di chi acquista l’opera ma anche di chi la crea visto che la sequenza numerica è unica ed irripetibile.
La criptoarte in Italia, intervista con Reasoned Art
Questa nuova realtà dell’arte è presente nel nostro Bel Paese? Com’è la situazione? Quanto ancora c’è da fare? Ne abbiamo parlato con Giulio Bozzo, CEO & Founder di Reasoned Art:
Reasoned Art
Reasoned Art è la prima startup società benefit italiana che si occupa di criptoarte, ossia di arte digitale certificata e venduta tramite l’utilizzo della tecnologia blockchain e dei token NFT. Una galleria “onlife” di criptoarte che ha l’obiettivo di unire il mondo dell’offline (mostre fisiche di arte digitale, eventi, workshop) con il mondo dell’online (piattaforma digitale di vendita, tecnologia blockchain e token NFT).