La comunicazione aziendale è ormai uno strumento imprescindibile per qualsiasi impresa. Particolarmente utile alle nuove realtà per aprirsi il proprio spazio all’interno del mercato di riferimento, è necessario, in realtà, che continui a essere coltivata anche da quelle più consolidate. Il mondo gira e si evolve e le aziende non devono mai dare l’idea di non essere al passo coi tempi. La comunicazione aziendale, sia interna che esterna, può essere digitale, affidata, cioè, a newslettere o a email, oppure più tradizionale attraverso documenti stampati e fatti recapitare in buste commerciali. Addentriamoci insieme in questo mondo affascinante che racconta ogni giorno di persone, a persone.
La comunicazione aziendale interna
La comunicazione aziendale è l’insieme di tutte le comunicazioni che un’impresa elabora per raccontare se stessa. È rivolta, come sappiamo, a tre tipi di destinatari:
- i dipendenti (in questo caso parliamo di comunicazione interna)
- gli stakeholder (entriamo così nel campo della comunicazione esterna)
- le audience (anche in questo caso si tratta di comunicazione esterna).
Comunicare con i propri dipendenti significa condividere con loro la mission aziendale, i valori che la sottendono al fine di creare compartecipazione all’interno dei reparti e collaborazione tra i vari reparti aziendali. È importante condividere anche quelli che sono gli obiettivi annuali e i risultati raggiunti. Il senso di appartenenza che scaturisce dalla consapevolezza di aver contribuito al successo dell’azienda in cui si è impiegati è la benzina dei motori più scattanti. Far trovare il piano di comunicazione aziendale riposto in buste portadocumenti sulle scrivanie dei propri dipendenti, soprattutto dei nuovi arrivati, o quando è stato deciso un cambiamento importante, aiuterà a comunicare l’importanza per ciò che si sta per fare tutti insieme.
La comunicazione aziendale esterna
Se condivisione è la parola d’ordine per la comunicazione aziendale interna, affidabilità è quella per la comunicazione aziendale esterna. Gli stakeholder, vale a dire tutti i soggetti interessati all’attività dell’azienda, dagli investitori ai fornitori, hanno bisogno di fidarsi dell’azienda, delle sue capacità commerciali e non solo. Oggi, la scelta di una realtà nella quale investire non si basa solo sui numeri ma anche sullo “stile aziendale”. I bilanci sociali stanno acquistando sempre più valore così come le scelte green. Nessuno vuole essere associato a un’azienda che non ha a cuore l’ambiente o che non è impegnata nel sociale.
La parola fiducia, poi, è il cuore del rapporto che c’è tra un’azienda e i suoi clienti: coloro, cioè, che consumano i suoi prodotti o scelgono i loro servizi. Oggi il consumatore è più informato e attento e adora, quando striscia la sua carta di credito, sapere che con il suo acquisto sta contribuendo a rendere il mondo un posto migliore.
Essere autentici
La comunicazione aziendale è dunque fondamentale ma non basta: bisogna essere autentici. Un’azienda che si prodiga in progetti interessanti, esposti con parole coinvolgenti ma che poi non compie, macchia in maniera indelebile la propria reputazione. In poche parole, bisogna che ci creda davvero e che comunichi il suo crederci con empatia. In fondo, qualunque prodotto si crei o qualunque servizio si proponga, è pensato per le persone. Al tempo stesso i prodotti che acquistiamo o i servizi che utilizziamo sono stati pensati e creati da persone come noi.