La parola “ciorta”, ampiamente utilizzata in molte regioni del Sud Italia, soprattutto in quel di Napoli, è un termine che racchiude un significato profondo e complesso, legato al concetto di fortuna, destino e, in qualche modo, anche all’idea di casualità. Derivata probabilmente dal latino sors (che significa sorte o destino), “ciorta” rappresenta non solo un termine gergale ma anche un frammento dell’identità culturale del popolo italiano, specialmente meridionale.
Che cos’è la ciorta?
La ciorta, in parole semplici, è l’equivalente popolare della fortuna, ma con sfumature più sfaccettate. Nel contesto napoletano, non si tratta solo della buona sorte, bensì di un mix di eventi, casualità e talento nel trarre vantaggio dalle situazioni. Dire che una persona “ha ciorta” significa riconoscerle una predisposizione a cavarsela, a trovare il lato positivo anche in situazioni difficili o a beneficiare di colpi di fortuna inaspettati.
La ciorta, tuttavia, non è sempre positiva. Esiste anche l’espressione opposta, “nun teng’ ciorta”, che indica una condizione di sfortuna cronica, come se il destino avverso fosse radicato nella quotidianità della persona. Questa dualità rende la ciorta non un semplice concetto di fortuna, ma un elemento filosofico che riflette l’imprevedibilità della vita.
Un riflesso della cultura meridionale
La ciorta è profondamente radicata nella mentalità del Sud Italia, dove il fatalismo si intreccia con un atteggiamento pratico e ironico verso la vita. Per chi vive in contesti spesso segnati da difficoltà economiche o sociali, la ciorta diventa quasi una spiegazione simbolica per il successo o il fallimento. È una sorta di consolazione quando le cose non vanno per il verso giusto e, al tempo stesso, un motivo di orgoglio quando tutto fila liscio.
Nel folklore napoletano, la ciorta ha anche una connessione con la superstizione e il gioco del lotto. Le persone spesso interpretano sogni o segni della quotidianità come manifestazioni del destino e cercano di trasformarli in numeri da giocare, nella speranza di cambiare radicalmente la propria condizione. Questo aspetto mostra quanto la ciorta sia intrecciata con il desiderio umano di avere un controllo, seppur illusorio, su un futuro incerto.
La ciorta nell’arte e nella letteratura
La ciorta non è solo un termine popolare, ma un concetto che ha trovato spazio anche nell’arte, nella musica e nella letteratura. Molti detti popolari, canzoni napoletane e opere teatrali riflettono l’importanza della ciorta nella vita quotidiana. Pensiamo, ad esempio, alle commedie di Eduardo De Filippo, dove il caso e il destino giocano ruoli fondamentali nel determinare gli eventi e le scelte dei personaggi.
Immagine di copertina: DepositPhotos