L’anidride carbonica (CO2) è uno dei principali gas ad effetto serra, e provoca grande preoccupazione a causa del rapido aumento delle sue concentrazioni atmosferiche. La Cina ha lanciato il suo primo minisatellite dedicato alla rilevazione e al monitoraggio dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera alle 16 e 22 italiane dello scorso 22 dicembre. Il satellite TANSAT è stato progettato per monitorare la presenza, a livello globale, della CO2.
La Cina, dopo decenni di imponente contribuzione all’inquinamento atmosferico, è oggi tra i paesi più avanzati nel progresso di una politica energetica decisamente rispettosa dell’ambiente. Può sembrare un paradosso, visto lo smog che caratterizza Pechino e che ha portato il governo cinese a chiedere alla popolazione di restare nelle proprie abitazioni appena qualche giorno prima del lancio del satellite TANSAT.
Il progetto TANSAT è uno dei principali programmi di ricerca e sviluppo finanziati dal Ministero della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese e dall’Accademia Cinese delle Scienze. Rispetto a satelliti precedenti TANSAT prevede un screening spettrale più ampio, per lo studio delle diverse aeree che caratterizzano l’ampio territorio cinese e i cui dati saranno paragonabili con i dati acquisiti in precedenza.
Il lancio del satellite cinese conferma il ruolo che i satelliti hanno e avranno sempre più nella difesa del pianeta, come ricoosciuto in primo luogo dall’appuntamento di Parigi COP 21 e ribadito a Marrakech con COP 22. Conoscere lo stato di salute è il primo passo per la cura.