Promuovere un modello di economia circolare incentrato su filiere innovative integrate e multisettoriali, dando vita a una bioeconomia intesa come rigenerazione territoriale, elaborata partendo dalle istanze dei singoli attori locali: è l’obiettivo che il Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde SPRING ha riaffermato oggi a Terni nel corso dell’incontro “Dialogo tra SPRING e Regioni su Bioeconomia e strategie sostenibili“.
L’evento, ospitato presso la sede di Terni di Confindustria Umbria e organizzato con il supporto di Regione Umbria e del cluster regionale Umbria SPRING, è stato anche occasione per presentare lo stato dell’arte dei quattro progetti nazionali di Ricerca & Sviluppo finanziati dal MIUR diciotto mesi dopo il loro avvio ed è stato concluso da un intervento di Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria.
Alla presenza dei rappresentanti di Basilicata, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Umbria, con il rinnovato interesse della Regione del Veneto e della Puglia, e di una platea di stakeholder della filiera italiana della chimica da fonti rinnovabili, è stato evidenziato il ruolo chiave delle Regioni per la messa in opera di una strategia di bioeconomia. Favorendo infatti l’utilizzo efficiente delle risorse, la messa a punto di processi a basso impatto ambientale e lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica multisettoriali, le Regioni possono garantire una crescita economica e sociale integrata e rispettosa degli ecosistemi, diventando a tutti gli effetti “Regioni Sostenibili”, protagoniste di una rigenerazione territoriale che può moltiplicare su scala nazionale le competenze di bioeconomia che già esistono nel nostro Paese.
Il Cluster SPRING, piattaforma nazionale dell’intera filiera italiana della chimica da fonti rinnovabili, forte dell’eterogeneità dei suoi 103 associati provenienti dal mondo agricolo, industriale, istituzionale, della ricerca e del no profit, si pone al servizio delle Regioni, favorendo la creazione di “ponti” intersettoriali e l’integrazione di competenze ed ambiti disciplinari per valorizzare al massimo la specificità dei singoli territori. Tramite l’ulteriore consolidamento di strumenti di dialogo reciproco – come l’istituzione di un Tavolo Permanente tra Consiglio Direttivo di SPRING e Regioni sostenitrici – il Cluster intende facilitare il confronto in materia di programmazione locale strategica e di creazione di partnership interregionali, stimolando il dialogo con istituzioni e stakeholder nazionali ed europei.
“Il ruolo delle Regioni, come già espresso dal Bioeconomy Panel e durante la Bioeconomy Stakeholders’ Conference di Torino lo scorso ottobre, è determinante per l’attuazione in Italia di una strategia sulla bioeconomia che parta dai territori e dai casi studi di eccellenza già esistenti, in un mercato europeo stimato in 2000 miliardi di euro e che dà impiego a oltre 22 milioni di persone, il 9% dell’occupazione complessiva dell’Unione”, ha commentato Catia Bastioli, presidente di SPRING. “Il supporto istituzionale che si sta consolidando attorno a SPRING conferma che il Cluster può giocare un ruolo fondamentale non solo favorendo la ricerca e l’innovazione industriale ma anche incoraggiando attività di formazione e informazione, verso un modello integrato di sviluppo circolare che dia nuovi stimoli alla crescita competitiva e culturale del nostro Paese“.