Sulle note di una ‘Carmen napoletana’, esempio e sintesi della grandezza e della versatilità degli artisti parteneopei, saranno Enzo Moscato e Mario Martone, insieme ad Arturo De Vivo, Prorettore dell’Università Federico II, ad annunciare il nuovo corso di laurea magistrale in ‘Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria’ dell’Ateneo federiciano che partirà dal prossimo anno accademico.
L’occasione sarà proprio la conversazione sulla ‘Carmen’ di Moscato adattata da Martone che si terrà nella suggestiva cornice della Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, in largo San Marcellino, 10, a Napoli.
Carmen, la zingara spagnola che conduce don José al suo destino di assassino, destinandosi a sua volta alla morte, vive a Napoli. Così è almeno secondo Enzo Moscato, che col suo forte testo drammaturgico ha trasferito nella capitale partenopea la storia francese di Mérimée messa in musica da Bizet.
Animato dalla regia di Mario Martone e dalle musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco, il capolavoro ottocentesco viene riletto in profondità, rivelando la sua potenza di rivelatore dei contrasti sanguigni che emergono attraverso le ferite della memoria.
Un grande spettacolo napoletano, che, prodotto tra Roma e Torino è in questi giorni al Teatro Bellini di Napoli. Per questo motivo, in vista della prossima apertura del corso di laurea in Discipline della Musica e dello Spettacolo, l’Università Federico II apre le porte all’arte drammatica per un incontro in cui verranno mostrati i diversi e ricchissimi aspetti di un’opera firmata Moscato/Martone.
Insieme allo sceneggiatore, al regista e ai protagonisti Iaia Forte e Roberto De Francesco, introdotti da Arturo De Vivo, ne parlano il francesista Giuseppe Merlino, profondo conoscitore della cultura francese tra Otto e Novecento, e Matteo Palumbo, attento esperto del teatro napoletano dei nostri anni.
La Carmen di Martone/Moscato/Tronco è una Carmen mediterranea. L’incrocio di umori e musiche della tradizione gitana a cui hanno attinto Mérimée e Bizet trasmigra dalla Spagnadell’Ottocento a un altro luogo fatale di incrocio tra culture diverse, oggi più che mai: Napoli. La forma dello spettacolo attinge infatti alla sceneggiata come alla zarzuela, in segreto omaggio al grande autore partenopeo di teatro popolare con musiche, Raffaele Viviani, di cui Mario Martone realizzò una memorabile messa in scena de I dieci comandamenti.
Mario Martone, Enzo Moscato e Mario Tronco hanno realizzato una inedita Carmen, conIaia Forte nel ruolo della protagonista, in uno spettacolo che approda a temi contemporanei in una sintesi di tradizioni e culture antiche e nuove.