Il tabacco in Campania è sempre stata una produzione d’eccellenza sia per il clima favorevole alle coltivazioni sia per la trazione secolare della coltivazione stessa. Si sa, oggi, il tabacco è visto come “sostanza nociva” ma non va dimenticato che non è il tabacco in se (un po’ lo stesso discorso della cannabis) ad essere deletereo ma l’uso che se ne fa.
E così il presidente della Regione Campania a margine di uno storico accordo commerciale sulla questione tabacco Burely ha voluto spendere alcune dichiarazioni:
“La firma dell’accordo tra Governo, Philip Morris e le rappresentanze del comparto è un grande risultato per la filiera campana del tabacco.”
“Abbiamo lavorato fianco a fianco – continua il presidente De Luca – con il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, l’azienda e le associazioni del comparto in queste settimane per una soluzione positiva dell’intesa che valorizza in modo straordinario una delle eccellenze dell’agricoltura campana: il tabacco Burley.
“Gli elementi decisivi che hanno orientato la decisione della multinazionale del tabacco sono stati la qualità del prodotto campano, la professionalità degli operatori eredi di una tradizione secolare ma capace di raccogliere le sfide del presente e del futuro, la perfetta organizzazione della coltivazione in tutte le sue fasi con particolare riguardo per il rispetto dell’ambiente e dei suoli.
Questo accordo, in termini economici ed occupazionali, diventa uno dei tasselli più importanti del rilancio dell’agricoltura