La magnanimità della famiglia principesca consentirà di ammirare nella Camera del Tesoro una piccola ma significativa selezione delle loro preziosità. Eredi di una tradizione di oltre 800 anni, i Liechtenstein non solo discendono da una delle più antiche dinastie di regnanti al mondo, ma possono anche vantare una delle più antiche collezioni al mondo, che viene ampliata costantemente. Infatti, già da più di 400 anni vengono raccolti pezzi straordinari e i dipinti di antichi maestri e la collezione d’armi sono famosi in tutto il mondo. Una selezione rappresentativa delle preziosità delle collezioni principesche, quali opere d’arte di materiali pregiati, quadri, sfarzose armi storiche, posate da cacciatore e importanti regali donati ai Principi da re e imperatori come Federico II il Grande e Giuseppe II faranno parte dell’esposizione.
Accanto ai capolavori delle collezioni principesche, vi sono esibiti i tesori di Adulf Peter Goop (Liechtenstein, 1921-2011) che il 9 giugno 2010 ha donato allo Stato la sua notevole collezione, che si distingue per una raccolta di uova pasquali, la quale per varietà è la più ampia a livello internazionale. In particolare, degna di nota è l’abbondanza di uova pasquali di provenienza russa dell’epoca degli zar, probabilmente la migliore raccolta al di fuori della Russia. Accanto al celebre “Uovo dei fiori di melo” di Karl Fabergé, è possibile ammirare altre prestigiose uova dorate guarnite di pietre preziose, opera di Fabergé e di famosi orafi come Pawel Akimowitsch Owtschinnikow e Alexander Edvard Tillander. E non mancano le preziose uova d’oro e d’argento con sofisticate decorazioni smaltate e le meravigliose uova pasquali in porcellana e vetro delle manifatture imperiali, tra cui le cosiddette uova degli zar e delle zarine, che la coppia sovrana ogni anno faceva realizzare in quantità molto limitate per regalarle alle più importanti personalità in occasione della Pasqua.
Della ex-collezione di Adulf Peter Goop fa altresì parte una selezione dei cosiddetti dipinti del “Viaggio lungo il Reno” di Johann Ludwig (Louis) Bleuler (1792-1850), realizzati tra il 1820 e il 1830. Degli 80 guazzi originali che raffigurano il Reno tra la sorgente e la foce, nel corso della sua vita Adulf Peter Goop è riuscito ad acquisirne 77. Questi guazzi sono stati un modello per la riproduzione delle popolari incisioni molto apprezzate dai turisti nel XIX secolo.
Un ulteriore highlight è costituito dalle rocce lunari delle missioni Apollo 11 e Apollo 17 e dalle bandiere del Liechtenstein che, in occasione del primo e ancora unico allunaggio con un equipaggio umano a bordo, sbarcarono anch’esse sulla luna. Il Principato ottenne tale privilegio come riconoscimento per la fornitura del manto protettivo dei razzi da parte della Liechtensteiner Balzers AG, allora specializzata nella tecnica del vuoto.
Non manca infine, naturalmente, la bozza del primo francobollo del Liechtenstein, opera del celebre artista Koloman Moser, co-fondatore della Secessione Viennese e delle Wiener Werkstätten.