La Buona Uscita è la storia grottesca e “feroce” della giovane borghesia napoletana, ricca e strafottente, cinica e asociale. Un mondo solitario e narciso che consuma cibo e piaceri senza alcuna relazione umana reale con il resto delle persone.
Anzi usa le persone. L’unica che sembra accorgersi dell’aridità che la circonda è Lucrezia Sembiante, una professoressa di sessant’anni, che – terrorizzata dalla vecchiaia e dalla solitudine – decide di reprimere le sue pulsioni sessuali dopo l’ultimo incontro con lo storico “amico di letto” Marco Macaluso, un felice e spregiudicato imprenditore.
Una scelta che la costringerà ad affrontare con maggior violenza la natura delle sue paure.
Il lungometraggio di esordio di Enrico Iannaccone, vincitore del David di Donatello 2013 per il cortometraggio L’esecuzione.