Nel 2007 la Borsa italiana S.p.A. entra a far barte della borsa di Londra (London Stock Exchange Group), dando vita a uno dei mercati più influenti in Europa.
Il più significativo indice azionario della Borsa italiana è quello della borsa di Milano FTSE MIB. Acronimo di acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa. Anche se le due piattaforme di negoziazione, le due borse London Stock Exchange Group e Borsa italiana S.p.A., si sono fuse, vengono presentate con indici diversi.
Uno degli indici più rilevanti della borsa di Londra è il FTSE 100. Racchiude i 100 titoli che guidano la piazza finanziaria. Le cosiddette 100 Blue chips, ovvero le 100 società “più importanti”, con più valore sul mercato, quindi con maggiore capitalizzazione, e caratterizzate da maggiore liquidità. La borsa di Londra ha stabilito che i titoli che entrano nell’indice più importante e rappresentativo dell’andamento devono essere 100.
Nel FTSE MIB sono quotate invece le 40 società con maggiore capitalizzazione. La Borsa italiana non ha stabilito un numero rigido di società che devono entrare nell’indice azionario più rappresentativo FTSE MIB. Le società che soddisfano i requisiti che Borsa italiana S.p.a. ha deciso affinché queste società entrino a far parte del FTSE MIB sono 40. Potrebbero aumentare qualora altre società dovessero avere i requisiti di liquidità (volumi di scambio, numero transazioni) e capitalizzazione che la Borsa italiana chiede alle società che si quotano.
La Borsa italiana ha anche altri indici come FTSE All Stars, che racchiude le società per azioni di medie dimensioni.
I principali segmenti della Borsa italiana S.p.a.
Il segmento dedicato alle azioni
L’MTA (Mercato telematico azionario) è il segmento dedicato alla negoziazione delle azioni.
I segmenti dedicati alle obbligazioni
Relativamente alle obbligazioni si hanno due segmenti. Il MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni) e l’MTS (Mercato telematico dei titoli di Stato).
All’interno del MOT il taglio minimo è di 1000 euro e al suo interno vengono negoziate, oltre ai titoli di Stato, anche obbligazioni private, ovvero corporate. Questo segmento agevola l’accesso dell’investitore privato al mercato obbligazionario.
All’interno del MTS vengono negoziati grandi volumi di obbligazioni emesse da Stati. Si tratta di un mercato all’ingrosso, dove i lotti minimi sono pari a 2,5 milioni di euro.
Le obbligazioni si dividono in due grosse categorie. Le obbligazioni corporate (corporate bond), che sono obbligazioni societarie, quindi private. E le obbligazioni sovrane (sovereign bond), emesse da Stati.
Un’altra tipologia di obbligazioni sono le Euro-obbligaioni. Hanno la caratteristica di essere emesse in valuta che non appartiene né alla piazza ospitante néalla residenza della società.
Ad esempio, una società italiana sulla piazza di Londra ma quotata in dollari. Sono obbligazioni emesse da piazze finanziarie europee ma denominate con una terza valuta. Le terze valute più gettonate sono il dollaro americano e lo yen giapponese.
I futures e gli options
All’interno del mercato IDEM vengono negoziate due tipologie di derivati. I futures e gli options. Queste due tipologie di titoli possono avere come attività sottostante un’altra attività fiananziaria (financial derivatives) che può essere azioni, indici azionari, tassi di interesse e valute, oppure anche dei beni reali (commodities).
I financial derivatives sono quotati sull’indice di Borsa italiana Spa FTSE MIB e sono stati creati sulle singole azioni più importanti, ovvero sulle Blue chips.
Negli ultimi anni sono state create due nuove sezioni all’interno del mercato IDEM dedicate alle commodities come AGREX (Agricultural Derivatives Exchange) e IDEX, relativa ai derivati futures sull’energia.