Il progetto ‘La biblioteca va al nido‘ prende voce con le parole della Dott.ssa Mara Rita Parsi durante l’incontro ‘Leggere per fare, conoscere, conoscersi e amare’
‘La lettura è un diritto! Questo concetto l’ho appreso e fatto mio grazie allo scrittore Daniel Pennac durante la presentazione del suo libro ‘L’occhio del Lupo’ dove io, come membro del Comitato ONU per i diritti dei bambini, parlavo proprio del diritto dei bambini alla famiglia, alla sanità ed all’educazione. E Pennac disse proprio questo, che il diritto fondamentale da coltivare è quello alla lettura. Questo mi colpì profondamente, perché la lettura è integrazione di mente, corpo e immaginario, ovvero mette insieme neuro-chimicamente le reazioni corporee che diventano mente, corpo e memoria‘.
Così la Dott.ssa Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, scrittrice e membro del Comitato Onu per i diritti dei Fanciulli, ha iniziato l’incontro ‘Leggere per fare, conoscere, conoscersi e amare’, tenutosi martedì 21 Febbraio presso la Sala del Duca ex Collegio dei Nobili a Fontevivo.
Un appuntamento per dare ancora più voce al progetto‘La biblioteca va al nido’, per crescere e provare a candidarsi come ‘buona pratica’ di lavoro educativo e territoriale.
Durante l’intervento sono stati richiamati alcuni concetti chiave alla base del progetto, che vede protagonisti Comune di Fontevivo, Proges, che coordina e gestisce i servizi di Nido e Biblioteca ed i cittadini: si è parlato del piacere e della necessità di leggere e di narrare, di provare a pensare a forme di storytelling comunitariedove gli adulti sono e rimangono punti di riferimento per i più piccoli, dove il cambiamento non è utopia ma possibilità grazie alla cultura, ma anche dove la collaborazione di professionalità differentidiventa non solo scambio ma partecipazione reciproca.
‘Il nido è il luogo privilegiato per iniziare questo percorso– ha spiegato Alberto Padovani,Area Educativa Proges – ‘La biblioteca va al nido’ serve per avvicinare i bambini alla lettura fin da piccoli, stimolare la loro fantasia e curiosità, ma anche per sensibilizzare adulti ed educatori verso una maggiore consapevolezza sull’importante ruolo ricoperto dai libri’.
La cultura cambia la mente e l’uomo a livelli profondi proprio fin dall’infanziae quei bambini che crescono catturando e facendo propria l’idea e la materialità del libro sono coloro che riusciranno maggiormente ad imparare, integrare ed acquisire informazioni. Perché ‘Ricordare le trame significa ricordare le costruzioni’
Il valore dei libri viene anche dal loro essere oggetti materici, capaci di trasmettere sensazioni derivanti dall’essere toccati, manipolati e scritti, si può essere protagonisti della storia e del racconto.
Maria Rita Parsi ha anche sottolineato quanto sia importante lavorare sul concetto della ‘psicanimazione‘, ovvero dare un’anima all’anima dei libri, utilizzare tutti i linguaggi possibili integrandoli tra loro, siano essi mimica, scrittura, coreografia o mondo virtuale. Diventa fondamentale educare le persone a fare cultura, da qui il ruolo imprescindibile della formazione di genitori ed insegnanti, ovvero coloro che con i più piccoli hanno un rapporto diretto e quotidiano.
L’adulto che deve potersi pensare come un ‘intellettuale organico‘, ossia promotore culturale che agisce per il cambiamento della società e sia capace di arrivare al cuore: ‘i bambini esistono nel loro cosmo famigliare e lì possono brillare come una stella’.