Si dice che la bellezza non ha tempo, in realtà è proprio il passare delle epoche, delle mode e dei momenti storici a cambiare i canoni di bellezza. Le forme abbondanti delle donne anni ’50 come Marilyn Monroe e Sofia Loren vengono superate negli anni ‘60 dalle prime minigonne che evidenziano fisici piu androgini. Negli anni ‘70/ ’80 spopolano corpi atletici e video tape con esercizi fai-da-te, per aiutare le donne a ritrovare la forma perfetta. Inizia a nascere lo stereotipo del fisico statuario alla Cindy Crawford , fino ad arrivare alle super Top Model anni ’90 Naomi Campbell e Claudia Schiffer. Bellezze dalle gambe slanciate e fisici scultorei, ma assolutamenti naturali. Poi negli anni 2000 con l’avvento della tecnologia Photoshop prima e dei social network dopo, i canoni di bellezza si sono stravolti .
Non sono le ragazze da passerella o da copertina tipo Sport Illustrated a dettare legge ma le star di instagram e dei reality show a definire il nuovo modello di bellezza. Una bellezza figlia non più del duro sacrificio o della benevolenza di madre natura, bensì costruita a tavolino grazie all’aiuto della chirugia o artefatta da filtri e App correttori di viso e corpo.
La bellezza fai da te
La bellezza diventa quindi l’omologazione del bello , ci si avvicina agli stereotipi che richiede lo star system. Se la natura non è stata premiante , vuol dire che bisognerà arrangiarsi da soli , affidandosi alle sapienti mani di un chirurgo o di un bravo fotografo. Sia chiaro non c’è nulla di male nel voler migliorare se stessi , non c’è nulla di male nel correggere quei difetti che talvolta portano a insicurezze o minano la propria autostima , non c’è nulla di male a volersi più bene , ed in questo la chirurgia estetica può essere di grande aiuto .
Quali sono i tranelli del bello a tutti i costi
Le insidie nella continua ricerca di migliorarsi stanno nel fatto che si arriva fino a stravolgersi in tal modo da rischiare di diventare addirittura qualcun altro. Si annullano le caratteristiche della propria fisicità alterandole del tutto. Il pericolo più grande, però, è di non riuscire a fermarsi, perchè eternamente insoddisfatti. Non è il filtro alla foto che fa la differenza , questo forse è un vezzo ,un piccolo peccato di vanità. Ma è’ la ricerca della perfezione in ragazze ancora molto giovani che può determinare un problema. Non è ammessa nessuna distanza dal canone stabilito, la parola d’ordine è omologazione del bello. Non si dà spazio alle particolarità individuali ma ci si omologa ad un fantomatico riferimento universale finendo per inseguire una responsabilità troppo grande da sostenere.
La bellezza salverà il mondo
Tale ricerca spasmotica della perfezione, in ragazze più fragili, può sfociare in patologie molto gravi. Il continuo bisogno di essere accettate,di essere “followate” (seguite nel gergo di Instagram) porta a minare continuamente le proprie certezze. Labbra carnose, sopracciglia folte, zigomi pronunciati e addominali scolpiti, sono gli stereotipi più in voga, in questa saga del bello massivo. “La bellezza salverà il mondo” diceva il principe Myskin ne L’idiota di Dostoevskij oggi, forse, al massimo la bellezza salverà i follower, nel senso che non li farà andare via , almeno per un pò ma sarà sempre e comunque la validità del contenuto a rimanere nel tempo.
Accettarsi per come si è con pregi (che quasi mai riusciamo ad indiviuare) e difetti (fardelli spesso insostenibili ed amplificati ) è forse la sfida più grande che soprattutto le donne si portano dietro , giovani e meno giovani . Perchè, per la donna, l ‘esame nella vita, non finisce mai. Nell’immaginario collettivo , con il passare degli anni la donna invecchia mentre l’ uomo acquista fascino; un preconcetto ingiusto e falsamente diffuso. Con il passare del tempo invece la sostanza aumenta, perchè le esperienze di vita arricchiscono sia uomo che donna e questa crediamo sia l’unica e affascinante verità.