Si è conclusa con un bilancio nettamente positivo la 14ma edizione di Libero Cinema in Libera Terra, Festival di cinema itinerante
Soddisfatta la troupe di Cinemovel che, come ogni anno, ha attraversato il Paese sul cine-furgone interamente decorato con la grafica del Festival, approfittando della pellicola di turno per incontrare persone e associazioni nelle piazze, nei parchi, nelle periferie, nelle terre confiscate ai mafiosi e restituite alla legalità.
Ampio e sempre partecipato, infatti, il riscontro del pubblico che ogni sera ha riempito i luoghi prescelti, dimostrando che questa singolare carovana è gradita e attesa. Grande apprezzamento delle piazze anche per i titoli in programma, difficilmente reperibili altrove…che hanno visto ogni sera la partecipazione di centinaia di persone.
Tanti, infatti, i commenti del pubblico, così come, per esempio, la gioia dei bambini di Assisi (prima tappa del festival) che non avevano mai visto un film su grande schermo e ci hanno detto:
«Stasera “LUI” (il cinema, ndr) è venuto da noi!!!».
O la battuta del signore di Catania che, scendendo dall’auto, dice: «Sono i soci di Montalbano, ogni anno vengono qui a fare i film…».
Così sulla pagina di Libera Messina: «Il cinema che viaggia, che va incontro alle persone ha fatto tappa anche da noi. Un parcheggio che diventa uno spazio di cultura e conoscenza, d’incontro e d’incontri. Un’esperienza di comunità, il vuoto delle mafie riempito di memoria e impegno civile…».
Un’occasione ogni anno rinnovata per sostenere, attraverso il cinema itinerante, l’impegno civile e politico delle realtà che investono sul futuro di una terra libera dalle mafie, promuovere la pratica della legalità in risposta alla violenza mafiosa.
«Il cinema, l’arte, la musica – afferma Don Luigi Ciotti – possono portare un contributo nella lotta alla criminalità, alle mafie, alla violenza, alla sopraffazione? Noi crediamo di sì…».
A credere in tutto questo non solo il padre di Libera, ma anche il regista Ettore Scola, presidente onorario di Cinemovel e storico sostenitore del progetto: «I più grandi nemici della mafia sono la cultura e la conoscenza. IL suo miglior amico è l’ignoranza. Proprio quella che vediamo diffondersi anche nel nostro paese come una nuova ideologia e per combatterla anche il cinema può fare la sua parte».
Da Assisi (la tappa di partenza) il 5 luglio, a Galbiate (LC), Lecco, per la prima volta a Carcare (SV), Mantova, Caserta (anche qui arrivati per laprima volta), Cerignola (FG), Palmi e Polistena (RC), Messina (prima esperienza), Catania, Avola (SR) domenica 21 (prima volta anch’essa), si è raccontato il mondo dei migranti attraverso il cinema, nella convinzione che “le politiche
A facilitare l’incontro, non ci sono dubbi, è stata la stretta e costante collaborazione con le realtà del territorio – associazioni, presidii, cooperative, istituzioni, cittadini responsabili – grazie alle quali si è ancora una volta riusciti a coinvolgere il maggior numero di cosmocivici, nuovi cittadini del mondo globalizzato, convinti che la democrazia si sperimenti nel pubblico confronto, nel bilanciamento delicato fra libertà e regole comuni.