È successo quello che davvero nessuno si aspettava, un’eliminazione che nessuno alla vigilia di questo torneo poteva mai pronosticare. L’Uruguay, nazionale con il maggior numero di vittorie finali, è eliminata dalla Copa América con una partita d’anticipo nella fase a gironi. È il Venezuela, infatti, ad uscire vincitrice dal “Lincon Financial Field” di Philadelphia. La Vinotinto, grazie a questa seconda vittoria di misura, guadagna l’accesso ai quarti di finale. Davvero deludente, invece, la Celeste: nessuna idea offensiva, poco organizzazione a centrocampo e difesa fin troppo distratta. Gli interpreti in questi reparti non mancavano, quindi cosa è mancato? Il CT Tabarez, ora più che mai, è davvero in bilico. Il suo futuro è incerto anche se, molto probabilmente, condurrà la Celeste sino ai prossimi mondiali del 2018. Parlando del match, è il trionfo della difesa venezuelana che non hanno dato spazio a un Cavani che (nonostante due limpide occasioni da gol) non ha saputo rimpiazzare il centravanti Suarez. Il gol che decide la partita è di Rondon, sulla chiusura del primo tempo, che raccoglie il rimpallo derivato dal pallonetto del compagno Guerra (deviato poi da Muslera sulla traversa). Il secondo tempo non cambia i ritmi è il risultato portando quindi il match alla fine col punteggio di uno a zero. È emblematica l’immagine di Suarez che nonostante il pubblico lo chiami ed egli stesso chieda al mister di entrare in campo (con relativa risposta negativa di Tabarez) scagli un pugno contro la panchina. Finisce così, senza gol e senza il proprio leader Suarez, la Copa América dell’Uruguay.
Tutto da copione, nessuna sorpresa nel match tra Messico e Giamaica. La tricolor si sbarazza senza troppi problemi della Giamaica con un due a zero che lascia pochi spazzi ai dubbi. Hernandez apre le marcature con un preciso colpo di testa poco dopo il quarto d’ora di gioco mentre sarà poi Peralta (a dieci minuti dalla fine) che batte Blake con un sinistro incredibilmente preciso. Nulla da fare, quindi, per la Giamaica che, nonostante due match comunque molto buoni, vede già conclusa la propria esperienza in Copa América. Il gruppo C è il primo raggruppamento ad aver già deciso le squadre qualificate ai quarti: Messico e Venezuela (che nel prossimo match si giocheranno il primo posto). Ma di conseguenza, ha già deciso chi invece fa le valigie: Giamaica e Uruguay.
È il gruppo D a scendere in campo stanotte con: Argentina – Panama e Cile – Bolivia. L’albiceleste ha l’occasione di chiudere la pratica qualificazione contro Panama. Quest’ultima, però, non è assolutamente da sottovalutare soprattutto dopo il fantastico debutto contro la Bolivia. Gli argentini arrivano a questa partita dopo il debutto quasi perfetto contro il Cile. Grande intensità, tante occasioni da rete unite ad alcuni errori di distrazione specialmente nel finale. Un match quindi all’apparenza facile ma non da prendere sotto gamba.
Gli uomini a scendere in campo potrebbero essere:
Argentina (4-3-3): Romero; Rojo, Otamendi, Funes Mori, Mercado; Mascherano, Banega, Augusto; Di Maria, Messi, Aguero. All. Martino.
Panama (4-4-2): PenedoI; Machado, Cooper, Gomez, Baloy; Cumming, Godoy, Pimentel, Quintero; Tejada, Perez. All. Dely Valdes.
Match d’importanza vitale per i campioni in carica del Cile. Gli uomini del CT Pozzi hanno un solo risultato a disposizione: la vittoria. I cileni non voglio emulare la Celeste ed uscire in anticipo dal torneo. Dello stesso avviso la Bolivia. La Verde, enorme sorpresa dello scorso torneo, non vuole vedersi infranti i sogni di qualificazione. Vidal dovrà nuovamente guidare la squadra con la propria leadership mentre in attacco abbiamo un ballottaggio tra Edu Vargas (deludente al debutto) e Mauricio Pinilla (che ha dato una scossa nel finale della prima partita) mentre non ci sono dubbi sull’impiego di Alexis Sanchez nel reparto offensivo titolare.
Le probabili formazioni potrebbero essere queste:
Cile (4-3-3): Bravo; Fuenzalida, Medel, Jara, Isla; Aranguiz, Vidal, Diaz; Orellana, Sanchez, Vargas/Pinilla. All. Pizzi.
Bolivia (4-1-4-1): Quinonez; M. Bejarano, Zenteno, Saavedra, Eguino; Melean; D. Bejarano, Campos, Smedberg, Saucedo; Arce. All. Baldivieso