Negli ultimi anni ci sono stati dei grandi progressi nel campo dell’esplorazione spaziale, il nuovo obbiettivo delle missioni aerospaziali è il pianeta Marte, infatti India, Russia, unione europea e Stati Uniti investono sempre più maggiori capitali per esplorare e conoscere questo pianeta. Molti non sanno che diverse missioni spaziali di questi paesi sono fallite, tuttavia le più recenti sono andate a buon fine e sono tutt’ora in corso, tra queste spicca la missione statunitense “InSight”, che tramite una sonda atterrata sul pianeta rosso ne investiga la sua struttura interna.
Come tutti sanno la meta più celebre e ambita delle esplorazioni spaziali è la luna, a seguito delle prime missioni compiute per conoscere questo satellite e del primo allunaggio umano avvenuto il 20 luglio 1969, sono stati fatti innumerevoli progressi. La Cina ha di recente inviato la sonda “chang’e-4” sul lato nascosto della luna, compiendo un progresso storico nel campo dell’esplorazione aerospaziale, in questa parte nascosta della luna un cratere è stato denominato “Wan-Hoo”, in onore di Wan Hu, costui è da molti considerato il primo astronauta nella storia dell’umanità o quantomeno il primo a tentare di approdare sulla luna.
Si narra che Wan Hu sia vissuto nel XVI secolo d.C, secondo la leggenda provò l’azione impensabile per l’epoca di raggiungere la luna. Possiamo soltanto immaginare l’estremo fascino che la luna doveva suscitare nei secoli passati, quando anche la semplice aviazione poteva soltanto far parte delle più accese fantasie, probabilmente fu proprio il grande mistero che rappresentava la luna, a spingere Wan Hu a costruire ciò che si può considerare il primissimo prototipo di navicella spaziale; costruì una particolare e grande sedia di vimini, alla quale attaccò 47 razzi carichi di polvere pirica, e ordinò a 47 servi di accendere tutti i razzi contemporaneamente, tutto ciò secondo lo spericolato Wan Hu, doveva riuscire a farlo atterrare sulla misteriosa luna, una volta accesi tutti i razzi della spartana astronave, ci fu una potentissima esplosione e il fumo da essa causato non permise di assistere a pieno a l’esperimento del cinese, tuttavia una volta che il fumo si dileguò, di Wan Hu e della sua “astronave” non rimase alcuna traccia.
Nei tempi moderni è stato tentato di riprodurre l’esperimento di Wan Hu, utilizzando un manichino e posizionandolo su una sedia con dei razzi; una volta accesi i razzi, la sedia riuscì anche a sollevarsi, seppur di poco, il manichino che rappresentava Wan Hu riportò innumerevoli danni, che per un uomo sarebbero state lesioni mortali.
Non si sa quanto di questa leggenda ci sia di vero, ma a molti piace pensare che Wan Hu, il pioniere di tutti gli astronauti, sia realmente esistito, e che a seguito della grande esplosione provocata dal suo esperimento, il temerario cinese sia riuscito ad approdare sulla luna.