Tenuto conto del continuo deteriorarsi della situazione in Venezuela, il Consiglio ha deciso di assoggettare a misure restrittive, con effetto immediato, 7 persone che ricoprono cariche ufficiali responsabili per il mancato rispetto dei principi democratici o dello stato di diritto e per le violazioni dei diritti umani. Le misure comprendono il divieto di viaggio e il congelamento dei beni.
La decisione odierna è stata adottata a motivo del continuo deteriorarsi della situazione politica, sociale ed economica in Venezuela e del mancato raggiungimento di risultati concreti nei negoziati tra il governo e l’opposizione e denota la preoccupazione del Consiglio in ordine alla situazione attuale.
Le misure restrittive intendono contribuire a promuovere soluzioni democratiche condivise in grado di apportare stabilità politica al paese e di permettergli di rispondere alle necessità impellenti del popolo venezuelano.
Come indicato nelle conclusioni del Consiglio del 13 novembre 2017, il dialogo costruttivo e i negoziati sono l’unico modo sostenibile per affrontare l’attuale crisi e rispondere alle necessità impellenti del popolo venezuelano. Il Consiglio ha indicato che l’UE sostiene pienamente negoziati credibili tra tutti i soggetti interessati, tali da condurre a soluzioni condivise alle molteplici sfide che si presentano nel paese.
Nelle conclusioni si sottolinea inoltre che le misure restrittive possono essere revocate in funzione dell’evolversi della situazione nel paese, in particolare lo svolgimento di negoziati significativi e credibili, il rispetto per le istituzioni democratiche, l’adozione di un calendario elettorale completo e la liberazione di tutti i prigionieri politici. Il Consiglio ha altresì ricordato che si tratta di misure mirate concepite per non danneggiare la popolazione del Venezuela, alla cui difficile situazione l’UE intende porre rimedio.