Il Consiglio “Affari generali” ha adottato conclusioni in cui sollecita il rafforzamento della cibersicurezza europea e della ciberresilienza in tutta l’UE, in linea con la richiesta del Consiglio europeo dell’ottobre 2017.
Le conclusioni sottolineano la necessità che tutti i paesi europei mettano a disposizione le risorse e gli investimenti necessari per affrontare la questione della cibersicurezza. Accolgono favorevolmente l’intenzione di intensificare gli sforzi dell’UE in materia di ricerca e sviluppo sulla cibersicurezza mediante la creazione, in tutta l’Unione, di una rete di centri di competenza sulla cibersicurezza.
Il Consiglio Europeo appoggia inoltre l’intenzione di creare un quadro europeo di certificazione della cibersicurezza che sia di rilevanza mondiale al fine di aumentare la fiducia nelle soluzioni digitali. Le conclusioni sottolineano l’importante collegamento esistente tra la fiducia nell’Europa digitale e il conseguimento della ciberresilienza in tutta l’UE. Si presta particolare attenzione alla solidità della crittografia utilizzata in prodotti e servizi all’interno del mercato unico..
Tra le altre misure evidenziate dal Consiglio figurano la messa a disposizione dei necessari strumenti di contrasto per la lotta alla cibercriminalità, l’elaborazione di una risposta coordinata a livello dell’UE agli incidenti e alle crisi di cibersicurezza su vasta scala e lo svolgimento di esercitazioni di cibersicurezza paneuropee a intervalli regolari. Per quanto riguarda gli aspetti globali e diplomatici della cibersicurezza, il Consiglio Europeo riconosce l’importanza della cooperazione internazionale e si compiace della creazione di un quadro chiaro che consenta di ricorrere ai mezzi politici, diplomatici ed economici a disposizione dell’UE per rispondere alle attività informatiche dolose.
“La cibercriminalità e le attività informatiche dolose sostenute dagli Stati rappresentano una delle più gravi minacce mondiali alle nostre società e alle nostre economie. A livello mondiale, ogni anno si registrano già perdite per circa 400 miliardi di EUR riconducibili ad attacchi informatici e questo dimostra chiaramente che l’UE deve ricorrere agli strumenti di cui dispone per migliorare la stabilità del ciberspazio e rispondere agli incidenti di cibersicurezza su vasta scala. In altri termini, in questo settore l’UE deve giocare d’anticipo“, ha dichiarato Matti Maasikas, viceministro estone per gli affari europei e presidente della sessione odierna del Consiglio. “Il potenziamento dei nostri sforzi e investimenti nella cibersicurezza è un prerequisito per la costruzione di un mercato unico digitale forte e affidabile per i nostri cittadini“, ha aggiunto il viceministro Maasikas.