Il Consiglio Europeo ha recepito la risoluzione 2428 (2018) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che impone un embargo sulle armi e aggiunge due personeall’elenco delle persone ed entità soggette alle misure restrittive.
Un embargo sulle armi deciso dall’UE nei confronti del Sud Sudan è già in vigore dal 2011. Le due persone aggiunte sono già oggetto di misure restrittive, decise autonomamente dall’UE, dal 2 febbraio 2018 a causa del loro coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani. Il Consiglio aveva adottato tali nuove sanzioni alla luce del costante deterioramento della situazione umanitaria e della sicurezza in Sud Sudan, nonché della mancanza di impegno da parte di alcuni soggetti nei confronti del processo di pace in corso.
Il Consiglio, nelle sue ultime conclusioni sul Sud Sudan adottate il 16 aprile 2018, considerava il 2018 un anno cruciale per garantire la pace in Sud Sudan in quanto coincide con il termine del mandato del governo transitorio di unità nazionale, come previsto nell’accordo sulla risoluzione del conflitto in Sud Sudan. Le conclusioni ribadivano che l’UE continua a essere seriamente preoccupata per i continui scontri e i gravi abusi e violazioni dei diritti umani che hanno inflitto livelli orrendi di sofferenza umana e lasciato il paese in rovina. Nelle conclusioni l’UE invitava tutte le parti implicate nel conflitto in Sud Sudan a porre immediatamente fine agli scontri e a partecipare al processo di pace in buona fede.
Il numero totale di persone soggette alle misure restrittive dell’UE in considerazione della situazione in Sud Sudan sale a nove, di cui otto figurano nell’elenco delle Nazioni Unite.