Il Consiglio Europeo ha prorogato il mandato di sei rappresentanti speciali dell’UE (RSUE):
- Il mandato di Lars-Gunnar Wigemark quale RSUE per la Bosnia-Erzegovina è prorogato di 14 mesi, fino al 31 agosto 2019. Lars-Gunnar Wigemark è stato nominato RSUE per la Bosnia-Erzegovina il 1º marzo 2015.
- Il mandato di Peter Burian quale RSUE per l’Asia centrale è prorogato di 20 mesi, fino al 29 febbraio 2020. Peter Burian è stato nominato RSUE per l’Asia centrale il 15 aprile 2015.
- Il mandato di Alexander Rondos quale RSUE per il Corno d’Africa è prorogato di 20 mesi, fino al 29 febbraio 2020. Alexander Rondos è stato nominato RSUE per il Corno d’Africa il 1º gennaio 2012.
- Il mandato di Nataliya Apostolova quale RSUE per il Kosovo è prorogato di 20 mesi, fino al 29 febbraio 2020. Nataliya Apostolova è stata nominata RSUE per il Kosovo il 4 agosto 2016.
- Il mandato di Ángel Losada Fernández quale RSUE per il Sahel è prorogato di 20 mesi, fino al 29 febbraio 2020. Ángel Losada Fernández è stato nominato RSUE il 1º novembre 2015.
- Il mandato di Toivo Klaar quale RSUE per il Caucaso meridionale e la crisi in Georgia è prorogato di 20 mesi, fino al 29 febbraio 2020. Toivo Klaar è stato nominato RSUE per il Caucaso meridionale e la crisi in Georgia il 13 novembre 2017.
I rappresentanti speciali dell’UE (RSUE) promuovono le politiche e gli interessi dell’UE in determinate regioni e paesi nonché le questioni di particolare preoccupazione o interesse per l’UE. Svolgono un ruolo attivo a favore del consolidamento della pace, della stabilità e dello stato di diritto. La nomina dei primi rappresentanti speciali dell’UE risale al 1996. Attualmente otto RSUE sostengono l’operato dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini. Sono le sei summenzionate persone e i rappresentanti speciali per i diritti umani e per il processo di pace in Medio Oriente.
I riferimenti al Kosovo non pregiudicano le posizioni riguardo allo status. Sono in linea con la risoluzione 1244/1999 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il parere della Corte internazionale di giustizia sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.