L’UE sta migliorando la propria economia dei dati creando un mercato unico per i servizi di archiviazione e elaborazione dei dati, come il cloud computing. Questa libertà di scegliere un fornitore di servizi di dati ovunque in Europa dovrebbe portare a servizi più innovativi basati sui dati ea prezzi più competitivi per le imprese, i consumatori e le amministrazioni pubbliche. Gli ambasciatori degli Stati membri hanno approvato oggi le nuove regole, in seguito ad un accordo provvisorio con il Parlamento europeo..
La riforma eliminerà qualsiasi restrizione imposta dalle autorità pubbliche degli Stati membri sulla posizione geografica per la memorizzazione o l’elaborazione di dati non personali, a meno che tali restrizioni siano giustificate da motivi di sicurezza pubblica. Fonti importanti di dati non personali comprendono l’Internet of Things in rapida espansione, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. Gli usi attuali di insiemi aggregati e resi anonimi di dati non personali includono ad esempio l’analisi dei big data e l’agricoltura di precisione.
Per garantire che le regole funzionino nella pratica, gli Stati membri devono abrogare i loro requisiti di localizzazione dei dati o notificare quelli che sono autorizzati alla Commissione. Il testo chiarisce che alle pubbliche amministrazioni degli Stati membri non è impedito di internalizzare la fornitura di servizi che implicano l’elaborazione dei dati.
Se un set di dati contiene dati personali e non personali, il regolamento generale sulla protezione dei dati si applicherà alla parte dei dati personali del set, mentre i dati non personali saranno coperti dal libero flusso di dati.
Le autorità competenti degli Stati membri continueranno ad avere accesso ai dati anche quando sono archiviati o trasformati in un altro paese. Ciò può essere necessario, ad esempio, ai fini del controllo regolamentare o di vigilanza.
Il progetto di regolamento incoraggia inoltre lo sviluppo di codici di condotta per rendere più semplice agli utenti dei servizi di elaborazione dati cambiare fornitore di servizi o ritrasferire i propri dati ai propri sistemi IT.
La rimozione delle restrizioni di localizzazione dei dati è considerata un fattore chiave per garantire che l’economia dei dati possa raggiungere il suo pieno potenziale e raddoppiare il suo valore al 4% del PIL europeo nel 2020.
Con questo accordo, il Consiglio e il Parlamento sono riusciti a rispettare la scadenza del giugno 2018 che i leader dell’UE hanno definito per questo dossier prioritario al Consiglio europeo di ottobre 2017.