La Commissione europea proporrà ulteriori misure per garantire che il 40% delle sue posizioni gestionali siano occupati da donne entro due anni. Questo è uno degli obiettivi della nuova politica del personale approvata dall’esecutivo dell’UE.
Le donne rappresentano il 55% del personale della Commissione, ma costituiscono il 34% delle posizioni dirigenziali.
La Commissione intende aumentare questa percentuale al 40% entro il novembre 2019. Sono già stati compiuti progressi, anche attraverso il coaching mirato, ma secondo il Presidente dell’esecutivo UE, Jean-Claude Juncker, si può fare ancora di più.
Ecco perché sono previsti altri obiettivi individuali per ogni reparto. La Commissione ha approvato anche una strategia di diversità.
I lavoratori con disabilità saranno coinvolti maggiormente nella pianificazione delle rampe di accesso agli edifici, si presterà particolare attenzione al fatto che i lavoratori più anziani non siano discriminati rispetto agli altri candidati interni e attività di sensibilizzazione saranno organizzate per demolire ogni pregiudizio nei confronti della comunità LGBT.
Una serie di misure che dovrebbero essere imitate anche dalle istituzioni degli altri Paesi europei, a partire dall’Italia, dove permangono barriere nella gran parte dei sistemi dell’organizzazione del lavoro.