La lista UE di giurisdizioni non cooperative in materia fiscale è stata adattata alla luce di quanto segue:
- gli impegni assunti dalle giurisdizioni figuranti nella lista
- una valutazione delle giurisdizioni per le quali nessuna decisione di inserimento nella lista era stata ancora adottata
Sono stati inoltre presi una serie di provvedimenti per rendere più trasparente il processo di inserimento nella lista.
Il Consiglio Europeo ha rimosso dalla lista il Bahrein, le Isole Marshall e Santa Lucia e ha aggiunto le Bahamas, Saint Kitts e Nevis e le Isole Vergini degli Stati Uniti.
La lista UE mira a promuovere a livello mondiale la buona governance in materia fiscale, massimizzando gli sforzi intesi a prevenire l’elusione, la frode e l’evasione fiscali. È stata elaborata nel corso del 2017, parallelamente ai lavori in seno all’OCSE.
“Sono lieto di constatare che altre giurisdizioni che abbiamo inserito nella lista in dicembre si stanno impegnando a riformare le loro politiche fiscali così da rispondere alle nostre preoccupazioni“, ha dichiarato Vladislav Goranov, ministro delle finanze della Bulgaria, paese che detiene attualmente la presidenza del Consiglio. “Invitiamo tutte le giurisdizioni figuranti nella lista a fare altrettanto e tutte quelle che hanno già assunto impegni ad attuarli in modo tempestivo. Il nostro obiettivo è conseguire un livello ottimale di trasparenza fiscale in tutto il mondo“, ha dichiarato.
Tre giurisdizioni rimosse
La lista UE è contenuta nell’allegato I delle conclusioni formulate dal Consiglio il 5 dicembre 2017. L’allegato II cita una serie di altre giurisdizioni che hanno assunto impegni per riformare le loro politiche fiscali e sono oggetto di stretta sorveglianza.
Da quando la lista è stata pubblicata per la prima volta il 5 dicembre 2017, il Bahrein, le Isole Marshall e Santa Lucia si sono impegnati ad alto livello politico per rispondere alle preoccupazioni dell’UE. Alla luce della valutazione, effettuata da esperti, degli impegni assunti, il Consiglio ha deciso di spostare le tre giurisdizioni dall’allegato I all’allegato II.
L’attuazione dei loro impegni sarà monitorata con attenzione.
Tre giurisdizioni aggiunte
Quando ha pubblicato per la prima volta la lista, il Consiglio ha convenuto di sospendere il processo di vaglio dei regimi fiscali delle giurisdizioni dei Caraibi colpite dagli uragani nel settembre 2017. Il processo è stato riavviato nel gennaio 2018 con l’invio di lettere in cui si chiedevano impegni per rispondere alle preoccupazioni dell’UE. Al termine del processo sono state aggiunte alla lista le Bahamas, Saint Kitts e Nevis e le Isole Vergini degli Stati Uniti (allegato I), in quanto non sono riuscite a impegnarsi ad alto livello politico per rispondere a tutte le preoccupazioni dell’UE.
Al tempo stesso, il Consiglio ha deciso di aggiungere all’allegato II Anguilla, Antigua e Barbuda, le Isole Vergini britanniche e Dominica, decisione giustificata dagli impegni assunti per correggere le carenze riscontrate dall’UE. Tali impegni sono stati valutati da esperti dell’UE e la loro attuazione sarà monitorata con attenzione.
Il processo continua con riguardo a un’ottava giurisdizione dei Caraibi, le Isole Turks e Caicos, dalle quali si tenta di ottenere, dal 31 marzo 2018, un impegno ad alto livello politico per rispondere alle preoccupazioni dell’UE.
Trasparenza
Da quando la lista è stata pubblicata per la prima volta nel dicembre 2017, sono stati presi una serie di provvedimenti per aumentare la trasparenza.
Le informazioni pubbliche sugli impegni assunti dalle giurisdizioni di paesi terzi sono state inizialmente limitate al contenuto degli allegati I e II. Tuttavia, nel febbraio 2018 il gruppo di lavoro responsabile del processo di inserimento nella lista (Gruppo “Codice di condotta”) ha chiesto che tutte le lettere in cui si chiedevano impegni fossero pubblicate sul sito web del Consiglio. Il 6 marzo una raccolta di tali lettere è stata pubblicata come documento pubblico.
Inoltre, le lettere di impegno ricevute dalle giurisdizioni di paesi terzi vengono rese pubbliche non appena è ottenuto il consenso alla pubblicazione. Inoltre è in corso di preparazione una pagina web specifica del Consiglio sulla lista UE.
Nove giurisdizioni continuano a figurare nella lista
Le decisioni del 13 marzo 2018 sono state adottate, senza dibattito, in una sessione del Consiglio “Economia e finanza”.
Di conseguenza, 9 giurisdizioni continuano a figurare nella lista UE: Samoa americane, Bahamas, Guam, Namibia, Palau, Samoa, Saint Kitts e Nevis, Trinidad e Tobago e Isole Vergini degli Stati Uniti.
Queste includono 6 giurisdizioni delle 17 iniziali e tre delle giurisdizioni dei Caraibi. (Otto delle 17 giurisdizioni iniziali sono state cancellate dalla lista il 23 gennaio 2018.)
Anche se la lista deve essere riveduta almeno una volta l’anno, il Gruppo “Codice di condotta” può raccomandarne un aggiornamento in qualsiasi momento.
Le giurisdizioni che continuano a figurare nella lista sono fortemente incoraggiate ad apportare i cambiamenti loro richiesti. Le loro legislazioni e politiche fiscali e le pratiche amministrative determinano o possono determinare una perdita di gettito per gli Stati membri dell’UE. In attesa che siano assunti impegni per apportare tali cambiamenti, l’UE e gli Stati membri potrebbero applicare misure di difesa.