Via libera della Commissione Europea all’acquisizione diArianespace da parte della joint venture Airbus Safran Launchers (ASL). Il parere positivo di Bruxelles, arriva dopo la decisione presa a dicembre 2014 dall’Agenzia Spaziale Europea durante la Ministeriale.
L’intento dei paesi membri dell’ESA all’epoca era quello di aggregare le due realtà, una fornitrice di servizi di lancio l’altra leader della costruzione di vettori in Europa, per favorire l’integrazione ed abbattere i costi, migliorando la competitività con gli altri attori del settore.
Lo scorso febbraio, la Commissione aveva avviato una serie di indagini volte a scongiurare l’ipotesi che l’unione tra le due potesse favorire lo scambio uno scambio di informazioni che danneggerebbe i concorrenti del settore.
Il sì di Bruxelles è quindi condizionato: verranno create delle barriere allo scambio di informazioni tra le due aziende, con particolare attenzione alla mobilità dei dipendenti attraverso la creazione di una procedura di arbitrato da inserire negli accordi di non divulgazione firmati con altri soggetti. La Commissione si è pronunciata anche sullo scenario che vedeva il futuro Ariane 62– versione meno potente dell’Ariane 6 – favorito al lanciatore VEGA.
“I due lanciatori hanno caratteristiche e prezzi differenti – si legge nel comunicato ufficiale – e inoltre i due possono essere utilizzati raramente nella stessa missione. Anche se si dovesse realizzare quest’ultima ipotesi, ASL non potrebbe discriminare VEGA poiché ELV (la joint venture tra AVIO e l’Agenzia Spaziale Italiana che produce il lanciatore) è coinvolta nello sviluppo dello stesso. L’ESA inoltre potrà esercitare il ruolo di controllore super partes”.
Secondo Bruxelles non ci sarebbe da temere neanche in tema di competitività tecnologica dato che, sia la Space X di Elon Musk che l’azienda russo-americana ILS, offrono servizi di lancio e i produttori di satelliti avranno la possibilità di valutare le alternative fornite dal mercato.