Gli ambasciatori dell’UE hanno confermato l’accordo politico raggiunto tra la presidenza e il Parlamento europeo sul rafforzamento delle norme UE per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
Sono due i principali obiettivi del progetto di direttiva:
- evitare che il sistema finanziario sia usato perfinanziare attività criminali
- rafforzare le norme sulla trasparenza per impedire l’occultamento di fondi su vasta scala.
Lo scopo è quello di tagliare i mezzi finanziari dei criminali senza ostacolare il normale funzionamento dei mercati finanziari e dei sistemi di pagamento. Modificando la direttiva 2015/849, il testo concordato mira a trovare un equilibrio tra la necessità di accrescere la sicurezza e quella di proteggere i diritti fondamentali e le libertà economiche.
La proposta fa parte di un piano d’azione della Commissione contro il finanziamento del terrorismo elaborato nel 2016 a seguito di un’ondata di attentati terroristici in Europa.
“L’accordo di oggi rappresenta un passo importante per eliminare i mezzi a disposizione dei terroristi“, ha dichiarato Toomas Tõniste, ministro delle finanze dell’Estonia, paese che detiene attualmente la presidenza del Consiglio. “Il testo contiene nuove misure che aiuteranno le autorità a tracciare i flussi finanziari e contrastare il finanziamento delle reti criminali“.
Principali modifiche rispetto alla direttiva 2015/849:
– accesso rafforzato ai registri dei titolari effettivi, in modo da migliorare la trasparenza sulla titolarità delle società e dei trust. I registri saranno inoltre interconnessi allo scopo di facilitare la cooperazione tra gli Stati membri. L’accesso alle informazioni sui titolari effettivi è previsto come segue:
- accesso pubblico alle informazioni sui titolari effettivi delle società
- accesso sulla base dell'”interesse legittimo” alle informazioni sui titolari effettivi di trust e istituti giuridici analoghi
- accesso pubblico, su richiesta scritta, alle informazioni sui titolari effettivi di trust che sono proprietari di una società non registrata nell’UE
Gli Stati membri manterranno il diritto di assicurare un più ampio accesso alle informazioni, conformemente al loro diritto nazionale.
– attenzione ai rischi connessi alle carte prepagate e alle valute virtuali. Il limite per l’identificazione dei detentori di carte prepagate scende da 250 a 150 EUR e sono rafforzati gli obblighi di verifica dei clienti. Le piattaforme di scambio di valute virtuali e i prestatori di servizi di portafoglio digitale dovranno applicare controlli di dovuta diligenza della clientela, ponendo fine all’anonimità associata a tali scambi
– maggiore cooperazione tra le unità di informazione finanziaria (UIF) degli Stati membri Le UIF avranno accesso alle informazioni presenti nei registri centralizzati dei conti bancari e dei conti di pagamento, il che consentirà loro di identificare i titolari dei conti
– controlli rafforzati sui paesi terzi a rischio. La Commissione ha predisposto, e aggiorna periodicamente, un elenco armonizzato dei paesi terzi che presentano carenze a livello di sistemi antiriciclaggio. Per i flussi finanziari provenienti da questi paesi saranno necessarie misure supplementari di adeguata verifica. L’elenco si basa su quello predisposto a livello internazionale dalla Task Force “Azione finanziaria”.