Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello con un messaggio a tutti i Paesi membri invitandoli a proteggere l’allattamento al seno come un diritto dell’uomo e va fatto di più per promuoverlo e sostenerlo.
Nella nota si chiede anche di porre fine alla pubblicità fuorviante dei sostituti del latte materno e altri alimenti per lattanti e bambini. Il documento è stato stilato dal Gruppo di lavoro dell’Onu sulla discriminazione contro le donne e dal Comitato dell’Onu per i diritti del bambino. Sulla base dei dati pubblicati dalla rivista scientifica The Lancet all’inizio del 2016, gli esperti ribadiscono l’importanza e i benefici dell’allattamento al seno sia per la madre che per il bambino, e si dicono preoccupati per la mancanza di progressi fatti nell’aumento dei tassi di allattamento e nell’aiutare le donne a farlo.
A destare preoccupazione è la continua pubblicità fuorviante di sostituti del latte materno e altri alimenti per l’infanzia fino all’età di tre anni, che può minare gli sforzi per migliorare i tassi di allattamento esclusivo. Le modalità con cui viene fatta questa pubblicità sono barriere ai diritti delle donne, rilevano gli esperti, perché influiscono negativamente sulla scelta e la possibilità della madre di trarre beneficio dall’allattamento in termini di salute. I governi devono dunque fare di più, invitano le Nazioni Unite, e l’allattamento al seno è un diritto umano per madre e bambino e va protetto.
Tra le misure per sostenerlo, l’Onu indica l’adozione e il rafforzamento delle leggi per mettere fine alla pubblicità fuorviante, e proteggere in modo adeguato la maternità e le donne dalla discriminazione legata all’allattamento.