La Regione Campania ha istituito l’inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano “IPIC”. Fino al 31 dicembre 2018 sarà possibile presentare le domande per l’iscrizione che saranno valutate da una commissione di esperti. L’istituzione dell’Inventario è un’azione di salvaguardia e valorizzazione dei fondamenti culturali della Regione che altrimenti rischiano di andare dimenticati e dispersi. L’inventario è uno strumento per preservare la vitalità del patrimonio culturale immateriale e sostenere quei soggetti, pubblici o privati, che partecipano attivamente alla sua valorizzazione e gestione, purché senza scopo di lucro.
L’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano: cosa è
L’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano cataloga il patrimonio culturale immateriale e le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare della comunità campana, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 17 ottobre 2003, ratificata dall’Italia con legge n°167/2007.
L’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano: creatività umana
Per “patrimonio culturale immateriale” si definiscono
- le prassi,
- le rappresentazioni e le espressioni
- le conoscenze, il saper fare
- gli usi sociali, i riti e momenti festivi collettivi, anche di carattere religioso
- gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi
Le comunità riconoscono tutto questo come parte del patrimonio culturale campano, trasmettendolo di generazione in generazione, costantemente ricreato in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia in quanto senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.
L’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano: come si partecipa
I soggetti richiedenti l’iscrizione di un elemento culturale nell’IPIC devono dimostrare tra l’altro la storicità dell’elemento culturale, la cui pratica deve essere attestata almeno nei 50 anni precedenti la richiesta di iscrizione, la persistenza di valori sociali e significati culturali correlati al valore identitario dell’elemento culturale, la persistenza di momenti di trasmissione formale e informale, il coinvolgimento delle giovani generazioni, il rispetto della parità di genere nell’accesso all’elemento culturale e la partecipazione attiva della comunità di riferimento nella messa in atto di azioni di salvaguardia e valorizzazione dell’elemento culturale.
La modulistica di candidatura è disponibile nella sezione “Regione Casa di Vetro” del portale regione.campania.it