Si è svolta dal 10 al 12 dicembre, presso la Nuova Fiera di Roma (Via Portuense, 1645), la prima edizione dell’Expo-Forum Europeo sulla New Space Economy (NSE, http://www.nseexpoforum.com), organizzata dalla Fondazione Edoardo Amaldi e dalla Fiera Roma.
L’evento, cui ha preso parte anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stato interamente dedicato alle potenzialità dell’economia spaziale e ha avuto come obiettivo quello di coinvolgere tutti coloro che sono interessati a questo nuovo ecosistema, creando un ambiente in cui gli attori della New Space Economy e della Old Economy possano incontrarsi per stimolare nuove collaborazioni ed evidenziare le già esistenti possibilità.
L’INGV è stato presente all’Expo con uno stand dallo slogan “Our Planet from Space” per presentare le attività che l’Istituto svolge in questo ambito. Presso lo stand è stato possibile interagire con il personale INGV che ha illustrato le principali attività in cui l’Istituto è coinvolto.
Le attività di ricerca e servizio dell’INGV sono svolte grazie all’utilizzo dei dati di osservazione dallo spazio integrati con le misure effettuate da sistemi a terra, permettendo di fare ricerca di avanguardia su temi legati a terremoti, vulcani e ambiente. Presso lo stand INGV si sono svolti brevi seminari orientati alla presentazione delle ricerche principali, dei prodotti e dei servizi dell’Ente, basati sulle analisi di dati spaziali. Le attività dell’Istituto sono state illustrate anche attraverso 7 talk e 7 poster presentati nelle sessioni di conferenze dedicate agli addetti ai lavori. Inoltre, gli esperti INGV hanno presenziato alle tavole rotonde, in particolare a quelle relative ai settori “Emergency” e “Maritime”. Nello stand sono stati presentati anche i prodotti frutto del trasferimento tecnologico nel settore spazio e le iniziative di start-up realizzate.
In particolare, l’INGV ha presentato al Forum le attività svolte in cinque settori strategici: Galileo, che tramite dei dati di navigazione e posizionamento satellitare consente all’Istituto di fornire dati e servizi per scopi di geodesia, studio e monitoraggio del territorio, posizionamento di precisione e per la mitigazione degli effetti della meteorologia spaziale, in particolare per l’aviazione civile; COPERNICUS, programma di Osservazione della Terra finanziato dalla Commissione Europea per generare prodotti usati per monitorare e conoscere meglio i fenomeni naturali del nostro Pianeta; missioni satellitari, tra cui la missione spaziale iperspettrale ASI-PRISMA, per le quali l’INGV lavora allo sviluppo di sensori di prossima generazione per l’Osservazione della Terra; supporto ai servizi e dati spaziali mediante lo sviluppo e il mantenimento di reti di monitoraggio su scala regionale, in Italia e nel Mediterraneo, e su scala globale in grado di fornire in tempo reale parametri e osservazioni geofisiche necessari per la validazione dei dati spaziali; sviluppo di start-up e tecnologie innovative, come lo spin-off SpacEarth Technology, che, nel tempo, ha portato a vari brevetti nell’ambito delle applicazioni spaziali, mostrando le potenziali applicazioni nell’aviazione, nell’agricoltura di precisione, nella navigazione marittima e nelle telecomunicazioni.