Anche quest’anno l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) parteciperà alla IX edizione della “Festa di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenza” di Foligno, il cui tema sarà “Evocare il mondo: l’esplorazione della realtà”.
La Festa, organizzata dal Laboratorio di Scienze Sperimentali – Onlus, dal Comune di Foligno e dall’associazione Oicos riflessioni, in collaborazione con la Regione Umbria, si terrà dall’11 al 14 aprile 2019 con il patrocinio dell’INGV e dei maggiori Enti Pubblici di Ricerca.
Gli esperti presenti alla Festa coinvolgeranno i non addetti ai lavori affrontando con il grande pubblico temi solitamente molto specifici: scienza, tecnologia e filosofia saranno dunque d’aiuto per esplorare insieme la realtà che ci circonda e i possibili scenari futuri che attendono l’umanità.
I ricercatori dell’INGV, in particolare, racconteranno lo studio di fenomeni geofisici come le eruzioni vulcaniche e i terremoti, e spiegheranno come questi eventi influenzino le vite e le emozioni di ognuno, arrivando fino a modificare il modo stesso in cui sono costruite le nostre città.
Venerdì 12 aprile | ore 15:30 – Aula Magna del Liceo Scientifico G. Marconi
La Terra si fa i selfie: misurare, dallo spazio, come e quanto la superficie terrestre si muove. Terremoti e non solo (a cura di Carlo Alberto Brunori)
La superficie terrestre si muove, da pochi millimetri all’anno fino ad alcuni metri in pochi secondi, cambiando altezze, forme dei continenti e profondità degli oceani. Le pianure e le montagne cambiano le loro forme in continuazione. Negli ultimi 20 anni, a Colfiorito di Foligno, a L’Aquila, in Pianura Padana e nel Centro Italia, eventi sismici hanno cambiato l’aspetto del paesaggio. Grazie alle tecniche aerospaziali è possibile dire, con precisione centimetrica, quanto e come avvengono questi movimenti.
Sabato 13 aprile | ore 15:00 – Ex Chiesa della SS. Trinità in Annunziata, Sala Calamita Cosmica
Etna 1669-2019. Storie di eruzioni e di uomini (a cura di Stefano Branca)
Durante la storia plurimillenaria del rapporto tra eruzioni e attività umana, due eventi hanno segnato in modo particolare il territorio etneo e il suo processo di civilizzazione. Le eruzioni del 1669 e 1928 hanno infatti drammaticamente inciso sul tessuto urbano, intrecciando tra loro storie di popolazioni, fede, scienza, ricostruzioni e rinascita. Tali eventi sintetizzano il rapporto uomo-vulcano, rapporto alterato da uno sviluppo urbanistico recente senza regole che alle volte sottovaluta la storia del vulcano tra i più attivi al mondo.
Sabato 13 aprile | ore 16:45 – Laboratorio di Scienze Sperimentali
Cos’è la percezione. Rischi naturali tra percezione e realtà (a cura di Massimo Crescimbene)
Breve storia degli studi sulla percezione e sulla percezione del rischio, con un focus sulla percezione del rischio sismico e da tsunami nel nostro Paese e sul confronto tra rischio e percezione degli eventi.
Domenica 14 aprile | ore 16:00 – Ex Chiesa della SS. Trinità in Annunziata, Sala Calamita Cosmica
Leggere i terremoti: gli strati geologici come pagine di un libro (a cura di Daniela Pantosti)
I terremoti del passato ci raccontano la sismicità del futuro. I cataloghi storici e strumentali mostrano le localizzazioni di forti terremoti, ma questo non è sufficiente a descrivere l’evoluzione nel tempo della sismicità, soprattutto per i grandi eventi. La lettura degli strati geologici rivela sismi avvenuti anche in epoche preistoriche attraverso l’impiego di molti metodi e discipline che, intrecciandosi, ci aiutano in questa difficile impresa.