Nelle ultime settimane circa 350.000 persone – di cui circa 175.000 bambini – hanno rischiato la loro vita per cercare di sfuggire all’escalation dei combattimenti a Deir Ez-zour.
La situazione in città e nella campagna circostante è particolarmente drammatica con i civili che sono rimasti intrappolati tra i combattimenti e sono diventate troppo spesso vittime del fuoco incrociato, dopo aver sofferto per anni i bombardamenti quotidiani e la presenza di gruppi dell’ISIS, dove i bambini sono stati costretti ad assistere ad orrori come le pubbliche decapitazioni.
Questa la denuncia di Save the Children – l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro – sulla situazione in Siria, dopo la notizia della caduta della città assediata dall’ISIS Deir Ez-Zour.
“I combattimenti in Siria hanno avuto un impatto devastante sui bambini che sono rimasti psicologicamente ed emotivamente segnati dalla violenza senza fine. In tutto il paese i bambini ora riportano sintomi come la minzione involontaria o sono troppo spaventati per lasciare le loro case per andare a scuola. Sono diventati timorosi e ansiosi. Alcuni genitori dicono che dopo anni di guerra in cui molti hanno perso famigliari e amici, non vedono più i loro figli sorridere”, afferma Sonia Kush, Direttore di Save the Children in Siria. “Con l’arrivo dell’inverno e la guerra che ancora sta devastando alcune parti del paese, la situazione per i bambini in Siria rimane dura. Abbiamo urgentemente bisogno di accesso senza restrizioni agli aiuti in tutte le parti della Siria e la comunità internazionale deve fare di più per consentire un cessate il fuoco duraturo che consenta di portare la pace in tutte le aree del paese”.