“L’Impossibile l’Imprevedibile” di Alberto Bettin è un disco con le i maiuscole. C’è dentro dell’ambizione smisurata e insieme un senso di gentile intimità con l’ascoltatore.
l’ambizione di provare a trovare la propria voce attraverso i generi musicali e nonostantequesti, senza preoccuparsi dell’omogeneità, della coerenza, senza paura di dispersione o disorientamento.
Perché dentro si sono riversati moltissimi anni di studi musicali, di ascolti, di passioni contrastanti.
La canzone italiana dei giganti Conte, Fossati, Dalla, Battiato e De Gregori e dei più giovani Bersani, Silvestri, Pacifico. Quella nordamericana colta e sofisticata di Randy Newman, Van Dyke Parks, Brian Wilson, Joni Mitchell così come le linee melodiche sinuose dei brasiliani Chico Buarque e Caetano Veloso. Gli studi classici da Bach a Shostakovich e la Grande Canzone Americana di Gershwin, Porter, Carmichael, letta attraverso gli ”occhiali” del jazz. E molto altro ancora, se possibile.
Poi, si diceva, la gentile intimità. Sono canzoni nate spesso dalla parola. parola passeggiata e canticchiata a mezza voce lungo la Fondamenta delle Zattere, seguendo la linea dei lampioni riflessi sul canale.
Venezia scompare in queste canzoni come dietro le quinte di un teatro invisibile. O è il punto di osservazione, privilegiato e un po’ distaccato, da cui ammirare, descrivere, criticare il mondo. Che è un mondo di chiacchiere, furberie, oscenità (“L’italiano fiero” e “Famosi in famiglia”) e insieme un mondo di violenza brutale, perdono e rinascita (“Le luminarie” e “Quando va bene”). Mondo interiore di crisi (“Una scusa per pregare”), di ostacoli narcisistici (“Nonostante”), di infatuazioni per e complicità con l’universo femminile (“La donna che sarei”). Infine il serbatoio della memoria, con le sue immagini e le sue voci (“Strade bianche” e “Da un citofono in america”).
La sovrabbondanza degli ingredienti rende l’impasto assai ricco di profumi, richiami, quasi straniante. E’ un disco che non cerca soluzioni scontate e che accompagna l’ascoltatore lungo un cammino talvolta stretto e tortuoso, a svolte impreviste. Ma che lo premia poi con aperture ampie e soleggiate, cantabili.
Allora le i maiuscole potrebbero anche essere quelle delle molteplici e convincenti Idee di canzoni.