Non solo droghe, alcol e fumo. Nel già nutrito elenco delle dipendenze patologiche, oggi possiamo aggiungere anche la ludopatia e tutte le nuove forme di web-addiction. Fenomeni troppo spesso sottovalutati e che invece rasentano un vero e proprio allarme sociale: in particolare, secondo dati dei Monopoli di Stato rielaborati dall’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo, gli italiani nel 2017 hanno speso complessivamente, tra slot machine, gratta e vinci e gaming online, oltre 100 miliardi di euro.
Un tema che è tornato di grande attualità anche nel dibattito politico con l’annunciato varo del Decreto Dignità. Ma come può un medico riconoscere i primi sintomi dell’insorgere della ludopatia nei pazienti? Il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Stefano Lagona, psicologo e psicoterapeuta specializzato nel trattamento delle tossicodipendenze e delle nuove dipendenze, in collaborazione con Consulcesi Club, spiegano quali sono i campanelli d’allarme da cogliere attraverso il corso FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “Le nuove dipendenze: internet ed il gioco d’azzardo patologico”.
CHI È IL GIOCATORE PATOLOGICO? Le persone affette da ludopatia appaiono solitamente impulsive, stravaganti e disordinate. Presentano tratti di bassa sensibilità e altruismo, maggiore distacco sociale e preferenza per le ricompense materiali. Sono soggetti più inibiti verbalmente e meno portati ad esprimere sensazioni, sentimenti e paure con la tendenza, invece, a mascherare le proprie emozioni.
I CAMPANELLI D’ALLARME
LA RINCORSA ALLA PERDITA. Il giocatore patologico, innanzitutto, non riesce a separarsi dal gioco se non per brevi periodi di tempo. Un comportamento compulsivo dettato anche dall’illusione di potersi rifare delle somme perdute (il cosiddetto fenomeno della “rincorsa alla perdita”).
FAMIGLIA E LAVORO TRASCURATI. La persona affetta da ludopatia stabilisce con il gioco un rapporto esclusivo e altamente coinvolgente. L’elevato livello di eccitazione raggiunto lo spinge a trascurare tutto ciò che lo riguarda e lo circonda: famiglia, affetti e lavoro.
PERDITA DELLA PERCEZIONE DEL VALORE DEL DENARO. Il giocatore patologico sente il bisogno di spendere somme di denaro sempre maggiori allo scopo di raggiungere lo stato di eccitazione desiderato (il “fenomeno della tolleranza”). Perde, di conseguenza, la reale percezione del valore del denaro.
DALL’ISOLAMENTO ALL’ASTINENZA. Quando gioca, il soggetto appare completamente assorbito, estraniandosi da tutto ciò che lo circonda. Quando tenta di ridurre o interrompere il gioco, invece, manifesta uno stato di irrequietezza e irritabilità (il “fenomeno dell’astinenza”).