Qualcuno, giustamente, ora parlerà di dito e di luna ma tant’è: il Consiglio d’Europa ha sentito la necessità – per far fronte ai flussi migratori attuali – di riformare ed implemetare quell’esercito che va sotto la denominazione di Guardia Costiera di Frontiera.
La decisone è in linea con l’esigenza del Consiglio europeodi porre in essere il tutto prima della fine della presidenza olandese.
Klaas Dijkhoff, Ministro delle questioni migratorie dei Paesi Bassi e presidente del Consiglio ha dichiarato : “Abbiamo urgente bisogno di un confine europeo e della guardia costiera per rafforzare i nostri confini esterni riuniti in modo strutturale con migliori controlli alle frontiere abbiamo più controllo sui flussi migratori e allarghiamo la sicurezza dei nostri cittadini. sono soddisfatto che gli stati membri e il Parlamento europeo hanno fatto uno sforzo per fare in modo che la frontiera europea e la Guardia Costiera può iniziare il più presto possibile “.
L’obiettivo primario della frontiera europea e la Guardia Costiera è quello di garantire e implementare, come una responsabilità condivisa, la gestione europea integrata delle frontiere alle frontiere esterne al fine di gestione della migrazione in modo efficace e garantire un elevato livello di sicurezza all’interno dell’UE, salvaguardando UE libera circolazione interna e nel pieno rispetto dei diritti fondamentali.