In occasione della Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, il Consiglio d’Europa e l’Unione europea riaffermano la loro opposizione forte e inequivocabile alla pena capitale in ogni circostanza e per tutti i casi. La pena di morte è incompatibile con la dignità umana. È un trattamento inumano e degradante, non ha alcun significativo effetto deterrente dimostrato e permette errori giudiziari diventano irreversibili e fatali.
L’abolizione della pena di morte è un risultato peculiare in Europa. Si tratta di un prerequisito per l’adesione al Consiglio d’Europa ed il divieto assoluto della pena di morte in tutte le circostanze è inscritta nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea esortano tutti gli Stati europei a ratificare i protocolli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che mirano alla abolizione della pena di morte.
Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea sollecitano fortemente la leadership politica di tutti i paesi europei per garantire il rispetto degli obblighi giuridici e politici derivanti dalla appartenenza al Consiglio d’Europa e all’Unione Europea.
Il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea deplorano il continuo uso della pena di morte in Bielorussia, l’unico paese del continente europeo che ancora prevede la pena di morte. Essi sollecitano vivamente le autorità della Bielorussia di commutare le condanne a morte rimanenti senza alcun indugio e di stabilire una moratoria formale sulle esecuzioni come primo passo verso l’abolizione della pena di morte. L’introduzione della moratoria sarebbe un passo decisivo nel portare la Bielorussia più vicino agli standard legali paneuropei.
Il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea accolgono con favore la tendenza globale verso l’abolizione della pena capitale. Oggi più di due terzi dei paesi mondiali hanno abolito la pena di morte sia nella legge che nella pratica. Tuttavia, il Consiglio d’Europa e l’Unione europea si rammaricano che il numero di esecuzioni sono aumentati in alcuni di questi paesi che mantengono la pena di morte e che alcuni paesi che avevano una moratoria hanno de facto eseguito condanne a morte. Entrambi gli istituti sono allarmati in particolare quando ciò comporta l’esecuzione di minori, il che è contrario al diritto internazionale. Alcuni paesi continuano ad applicare la pena di morte per reati legati alla droga, anche in violazione del diritto internazionale.
Nel giugno di quest’anno, il sesto congresso mondiale sulla abolizione della pena di morte ha avuto luogo a Oslo. Tutti i paesi e le organizzazioni che partecipano sono uniti dietro la richiesta di una moratoria globale sulla pena di morte.