Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk dopo il vertice UE-Ucraina a Kiev ha voluto divulgare il contenuto degli accordi intercorsi a fare chiarezza su quella che è la posizione dell’U.E.
“Abbiamo concordato che la piena attuazione degli accordi Minsk rimane la migliore occasione per andare verso una soluzione politica. Continuiamo a monitorare il cessate il fuoco da vicino. Mentre il livello di violenza è diminuito da quando l’accordo di febbraio, le violazioni del cessate il fuoco continuano su base giornaliera e l’OSCE non è ancora in grado di verificare il ritiro delle armi pesanti. Oltre a questo, siamo veramente preoccupati per le informazioni che stiamo ricevendo che le armi sono ancora entrando in Ucraina orientale”.
Un focolaio molto pericoloso questo ucraino che rischia d’incendiare non solo l’est europeo ma ben altro, visto la posta in gioco e il coinvolgimento diretto del colosso Russia.
“I nostri sforzi diplomatici continueranno. Ci aspettiamo che la Federazione russa di prendere la sua responsabilità per l’adempimento dei suoi obblighi, questo include il ritiro delle forze armate russe e le attrezzature. Vale la pena ricordare che le nostre sanzioni e le misure restrittive sono legate alla piena attuazione degli accordi di Minsk. Ci aspettiamo che il rilascio urgente di tutti gli ostaggi, tra cui Nadia Savchenko”.
Intanto, l’Unione Europea sta già rafforzando il suo sostegno all’OSCE.
“Abbiamo avuto uno scambio di opinioni sulla situazione umanitaria, in cui gli sforzi per portare sollievo alla popolazione colpita necessità di intensificare. Questo include misure legislative e istituzionali, che devono essere intraprese da parte dell’Ucraina. L’Unione europea e gli Stati membri sono tra i maggiori contributori agli sforzi internazionali di soccorso e siamo pronti a contribuire ulteriormente”.
Il vertice ha anche offerto la possibilità di discutere i preparativi per il vertice di Riga del partenariato orientale il mese prossimo.
“Abbiamo convenuto che questo importante evento è un segno sia della nostra continua forte impegno in questo quadro che unmomento per stabilire le nostre priorità per i prossimi anni. Per il beneficio di tutti Ukrainiansì sono fiducioso che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Ma sono anche consapevole che ci sono molti ostacoli davanti. E cerchiamo di essere onesti,sacrifici”.
Rivolto, poi agli esponenti ucraini: “l’Europa non può fare il lavoro duro per voi. E’per voi, e solo per la nazione ucraina e il suo governo e il Parlamento, per fare il duro lavoro di riforma dell’Ucraina. Per rendere l’Ucraina un paese più più giusto, una Ucraina migliore.
Fin qui le parole, come al solito – però- male si riesce a comprendere i passi effettivi che l’Unione farà e cosa farà la Russia e Putin.