Finisce l’anno ed ecco arrivare la ‘Revisione della politica europea di vicinato‘ rivolta a rispondere al meglio ai cambiamenti e alle sfide future.
Definita l’importanza di un rapporto speciale con i vicini dell’UE, la stabilizzazione in termini politici, economici e di sicurezza saranno le principali priorità politiche per l’UE nei prossimi anni. In tal modo, l’UE potrà perseguire i suoi interessi e promuovere i suoi valori universali.
La politica europea di vicinato è fondamentale sia per la politica estera e di sicurezza comune dell’UE e e altri settori dell’azione esterna dell’UE. I risultati della revisione dovrebbero produrre implementazione per lo sviluppo di una più ampia politica dell’UE. Si auspica, perciò, un maggiore coordinamento tra le delegazioni dell’UE e gli Stati membri, e anche con le organizzazioni internazionali, nei paesi partner.
Il Consiglio europeo si è detto compiaciuto che la PEV riveduta si fa portatrice degli interessi e delle esigenze dell’Unione europea e dei suoi vicini, l’impegno per le riforme, il livello di ambizione del partenariato, nonché le sfide diverse e la geopolitica dell’ambiente.
Si sottolinea, poi, l’importanza di assistere tutti i partner nei loro sforzi di riforma con un livello corrispondente di sostegno. Una nuova fase di impegno con i partner nel 2016 potrebbe portare alla definizione delle priorità per nuove partnership.
Il Consiglio sottolinea l’importanza di uno sviluppo economico sostenibile per la stabilizzazione mediante investimenti di modernizzazione economica, con una particolare attenzione ai giovani, l’istruzione e l’occupazione. Importante la necessità di un’azione su connettività, sicurezza energetica e azione per il clima.
Vengono accolte con favore le nuove proposte per rafforzare la dimensione della sicurezza della PEV, e si ribadisce la richiesta di una maggiore coerenza della politica europea di vicinato con la sicurezza e politica estera dimensioni altre azioni al di fuori dell’Unione. Ciò comprende misure volte a rafforzare la resilienza dei partner come contrastare la minaccia terroristica e prevenire la radicalizzazione, e sostenendo la riforma del settore sicurezza e della gestione delle frontiere. Saranno condotte tali misure di sicurezza e la cooperazione nel pieno rispetto dello stato di diritto e del diritto internazionale, compreso il diritto internazionale dei diritti umani.
Accolte con favore le proposte di cooperazione intensificata sia sulla migrazione regolare che irregolare. Il Consiglio ha invitato l‘Alto Rappresentante e la Commissione a continuare ad aumentare il sostegno per i paesi partner nell’accogliere e ad assistere i rifugiati e gli sfollati e ha chiesto una maggiore cooperazione, efficace sui risultati, la riammissione e la reintegrazione sostenibile per continuare l’impegno con i partner al di là delle altre iniziative già esistenti. Bisogna tutti insieme affrontare le cause profonde della migrazione irregolare e dei trasferimenti forzati, tra cui quelli dei minori non accompagnati che dovrebbero rimanere una priorità.
Il Consiglio, infine, sostiene l’aumento della flessibilità degli strumenti di finanziamento esistenti per migliorare la capacità dell‘UE di rispondere a situazioni di crisi e ribadisce di garantire la continuità e la prevedibilità del suo sostegno per l’attuazione degli obiettivi di riforma a lungo termine concordati reciprocamente e gli altri.