Nell’ambito di un’incontro bilaterale U.E. – Macedonia si è molto discusso del problema dei cosiddetti ‘viaggi della speranza’ dei migranti. “L’Europa è pienamente consapevole del flusso migratorio senza precedenti che il paese sta affrontando e gli sforzi che si stanno facendo per aiutare a gestire il flusso“. La dichiarazione di Donald Tusk continua con l’affermazione che quell’incontro è da ricomprendersi in un giro di altrettanti incontri con la Serbia e l’Albania, già svolti, e dovrà continuare in Croazia e Bosnia-Erzegovina nei prossimi giorni.
Come ogni paese, la Macedonia, non solo ha il diritto ma il dovere di proteggere i confini. Proprio come i paesi dell’Unione europea hanno l’obbligo di proteggere le frontiere esterne. Per questa crisi da gestire in modo efficace, è fondamentale che tutti collaborino strettamente. Ecco perché l’esortazione per tutti i paesi sulla via di transito dei rifugiati è comunicare tra loro il più possibile. Se si vuole affrontare la sfida in modo efficace e umanamente, il coordinamento è fondamentale.
L’Unione europea è pronta ad appoggiare ogni stato, attraverso l’assistenza umanitaria e tecnica, e anche attraverso le agenzie dell’UE. “Siamo pronti a offrire molto di più, una volta che abbiamo una valutazione delle vostre esigenze”. Continua Tusk, dciendo anche che esorterà gli Stati membri dell’Unione europea su ciò che si può fare in questo senso, per fare in modo che il sostegno alla Macedonia e a alla regione balanica corrisponda alla portata delle sfide che si trovano ad affrontare.
“Se vogliamo seriamente adoperarci per salvare e Schengen senza visto, abbiamo anche bisogno di aiutare seriamente i paesi in prima linea “.