Il suggestivo Chiostro del Monastero dei Frati Osservanti anche quest’anno è stata la location prescelta per l’Estemporanea di Poesia – un altro importante appuntamento del festival “Il Federiciano” di Rocca Imperiale – che come di consueto si è svolta in due giornate: una a inizio festival e l’altra in chiusura. Gli autori hanno scelto uno dei temi proposti dagli organizzatori, che per la prima Estemporanea si riferivano alle frasi di Pablo Picasso (“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, cogli l’occasione per comprendere”), di Frida Kahlo (“È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini”) e di Giacomo Leopardi (“La solitudine è come una lente di ingrandimento: se sei solo e stai bene stai benissimo, se sei solo e stai male stai malissimo”). Partendo dalle tracce, i partecipanti hanno elaborato una poesia, trovando ispirazione tra i vicoli dell’antico borgo calabrese, oppure in riva al mare, o in altri scorci offerti dal “Paese della Poesia”, così appellato per le ceramiche con i testi di poesia che ornano le facciate delle abitazioni.
La gara vera e propria si è aperta nel pomeriggio quando gli autori hanno declamato i loro versi davanti alla giuria popolare composta da Filomena Chiaromonte, Giorgio Corrado, Filippo Faraldi, Luciano Fortunato, Francesco Latronico, Teresa Micucci, Elena Muzzonigro, Maria Francesca Santarcangelo, che ha assegnato un voto per ciascuno, decretando i primi tre vincitori. Al primo posto si è piazzato il giovanissimo Gabriele Ferraris, al secondo posto Simona Genta e al terzo posto ex aequo Benedetta Caterina, Maria Dibattista e Cecilia Passeri. Gli autori sono stati premiati durante lo spettacolo del comico Gene Gnocchi, uno degli ospiti di punta del festival.
La seconda estemporanea, che proponeva invece le frasi di Alda Merini (“Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni”), di Keith Haring (“I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato”) e di Cesare Pavese (“È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla”), è stata vinta da Vittorio Ciorcalo. Seconda classificata, anche questa volta, è stata Simona Genta e terzo classificato Vittorio Fabbricatti. In giuria erano presenti: Filomena Chiaromonte, Graziella Gallo, Annalisa Lacanna, Giovanni Lateana, Elena Muzzonigro, Piera Picolla, Maruzza Pitrelli, Lella Zito.
A conclusione di entrambi gli eventi, il gruppo al completo con tutti i partecipanti e i giurati, in compagnia ovviamente del direttore artistico del festival Giuseppe Aletti, è stato immortalato in una fotoricordo, che sintetizza nello scatto un momento importante per tutti i partecipanti, sicuramente da custodire.