Nell’ambito della settima edizione del Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese (12-19 ottobre), dedicata in particolare ai cambiamenti climatici, il 12 ottobre apre al pubblico una nuova edizione della prestigiosa mostra scientifica itinerante ‘Artico – Viaggio interattivo al Polo Nord‘.
La mostra, dedicata a conoscere caratteristiche e fragilità dell’ambiente artico, è frutto di un lavoro corale della rete scientifica del Cnr: alla sua progettazione e realizzazione hanno contribuito, infatti, il Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dta), l’Ufficio comunicazione informazione e Urp della Direzione generale, l’Istituto per le tecnologie didattiche (Cnr-Itd) e l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Cnr-Isac).
Dopo il successo delle ultime edizioni realizzate nelle città di Genova, Foligno, Napoli, Milano, Venezia Mestre, la mostra viene ora ospitata nei locali dell’Ecomuseo del Freidano, l’innovativa struttura il cui nucleo centrale è il Mulino Nuovo di Settimo Torinese: un complesso molitorio ottocentesco completamente recuperato ad uso pubblico a partire dal 1996. All’interno del suo maestoso silos è stato allestito un Museo Etnografico (inaugurato nel 2002), dove sono state ricreate, anche attraverso l’utilizzo di sistemi interattivi, le atmosfere e i luoghi del lavoro, esaltando le diverse caratteristiche di oggetti e cicli di lavorazione. Dal 26 marzo 2019 il complesso museale ospita, in via permanente, l’installazione multimediale interattiva Macchingegno. Lavoro, scienza e energia tra il XVI e il XIX secolo realizzata dall’Istituto di ricerca per la crescita economica sostenibile (Ircres) del Cnr.
‘Artico – Viaggio interattivo al Polo Nord’ può essere visitata gratuitamente durante il Festival dell’Innovazione e della Scienza (dal 12 al 19 ottobre) dalle 16.30 alle 18.30 e, in seguito, fino al 17 novembre, su prenotazione per le scuole e il sabato e la domenica per il pubbilco generico dalle 15 alle 19.
La visita a questa mostra si propone come un viaggio interattivo alla scoperta della regione artica per sensibilizzare il grande pubblico su temi di forte impatto a livello globale: attraverso installazioni fisiche e multimediali, esperimenti interattivi, apparecchiature scientifiche, ricostruzioni in scala, documenti, oggetti e immagini suggestive la mostra guida il pubblico alla scoperta dell’Artico, delle sue peculiarità e dei fenomeni osservati. I cambiamenti climatici rappresentano oggi una sfida cruciale per il futuro del Sistema terra e l’Artico è la regione del Pianeta in cui questi si manifestano più rapidamente che altrove. Il riscaldamento globale ha un enorme impatto sulle superfici coperte da ghiacci in particolare sulla formazione e l’estensione del ghiaccio marino, sul ritiro dei ghiacciai terrestri e sullo scongelamento del permafrost. Questi fenomeni hanno conseguenze importanti sull’aumento delle superfici vegetate e della tundra, sulla vita degli animali e sull’intero ecosistema artico. Tutto ciò ha ricadute in termini economici, sociali e geopolitici che vanno ben al di là dei confini dell’Artico. Per questo l’Artico può essere considerato un grande laboratorio naturale per studiare questi processi.
Dopo la descrizione delle caratteristiche geografiche, con riferimenti alle scoperte e alle comunità indigene, viene illustrato il meccanismo che regola la distribuzione di energia sul Pianeta e come interessa le aree polari, come funziona l’aurora boreale, perché si vede il sole di mezzanotte e in cosa consiste la deplezione (comunemente chiamato ‘buco’) dell’ozono. Il percorso della mostra prosegue mettendo a fuoco le principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca ‘Dirigibile Italia’.
Infine si illustra la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico. La mostra, che si avvale del contributo scientifico di vari istituti Cnr, è un’ottima occasione per capire le attività dei ricercatori italiani che operano in Artico.