Il fenomeno sarà più marcato nel Nord Europa, dalle isole Far Oer, Svalbard e a Capo Nord sarà possibile vedere il sole completamente oscurato dalla luna. Le strutture turistiche dei luoghi interessati, infatti, sono state letteralmente invase dagli appassionati di astronomia e non.
La percentuale di copertura del sole che si potrà percepire dall’Italia sarà di circa il 70% in giù man mano che si viaggia verso sud. Sarà comunque visibile da quasi tutte le città italiane a differenza dell’eclissi del 3 Novembre 2013 apprezzabile solo da alcune zone a sud della penisola.
Alcuni orari
· Torino (72%) lo spettacolo inizierà alle ore 9:22 per raggiungere il culmine alle ore 10:29 e calare verso le 11:42.
· Milano (71%) l’inizio avverrà alle ore 9:24, il culmine alle ore 10:32 e calerà 11:44
· Trieste (68%) l’inizio avverrà alle ore 9:30 – il culmine alle ore 10:39 e il calo alle ore 11:50
· Firenze (67%) inizio ore 9:24 – culmine ore 10:33 – calo ore 11:44
· Roma (62%) inizio ore 9:25 – culmine ore 10:31 – calo ore 11:42
· Napoli (57%) inizio ore 9:25 – culmine ore 10:32 – calo ore 11:44
· Catania (51%) inizio ore 9:23 – culmine ore 10:28 – calo ore 11:37.
Le condizioni climatiche previste per il giorno dell’evento rendono lo stesso facilmente osservabile e, proprio per questo, sarebbe opportuno prendere le giuste precauzioni provvedendo all’acquisto di occhiali solari muniti di specifiche lenti schermate.
L’eclissi del 20 Marzo, battezzata “Equinox Eclipse”, poiché si verificherà nel giorno dell’equinozio di primavera, ha generato non poche preoccupazioni per quanto concerne gli impianti di energia elettrica alimentati dalla luce solare poiché si tratterebbe dell’evento più significativo degli ultimi sedici anni.
A rischio è l’Europa, durante l’eclissi la luna oscurerà il sole sull’Europa sino al 90%. Da qui nasce la preoccupazione per alcuni dei paesi europei nei quali il 25% dell’approvvigionamento energetico deriva dal fotovoltaico. I portavoce dell’ENTSO (European Network of Transmission System Operators for Elecricity) lanciano l’allarme, non escludono rischi seri per le città dove l’energia naturale è più sviluppata. La preoccupazione deriva ironicamente dallo sviluppo del fotovoltaico avvenuto nell’ultimo decennio. Nel 2002 l’energia solare rappresentava circa lo 0,1% di tutta l’energia derivante da fonti rinnovabili in Europa, attualmente la percentuale è di circa 10,5%.
Dati scientifici a parte, è innegabile che un evento del genere susciti interesse soprattutto per il mistero e i miti che lo avvolgono. Da sempre la cultura e la mitologia legata al sole e alla luna affascina e condiziona gli animi dell’uomo. Nei miti primitivi, come per i Greci e per i Romani, gli astri erano fratello e sorella o marito e moglie, anche se la mitologia legata all’astro lunare sembrerebbe precedere quella del fratello sole. Le credenze sull’ascendente lunare nei confronti della psiche umana, sul ciclo mestruale delle donne e su tante altre cose lascia intendere come tali leggende siano annoverabili fra le più antiche e radicate nelle coscienze umane. Se si osserva il calendario lunare, infatti, lo stesso appare più facilmente decifrabile rispetto a quello solare a conferma delle tesi sull’antichità del mito lunare.
Nelle epoche antiche la luna era divinizzata come tutti gli altri astri, tuttavia, il suo carattere essenziale era l’immortalità, poiché dopo ogni ciclo la si vedeva rinascere. Esisteva, dunque, un forte legame religioso fra l’uomo e l’astro che entrava in crisi in alcune occasioni nelle quali la luna si manifestava oltre il tempo in cui era solita farlo.
Le eclissi lunari, al pari di quelle solari, erano viste come un segno della collera della divinità lunare, interpretata come un conflitto che avveniva nell’universo. Solo a partire dall’epoca Greca e Latina si iniziò a spiegare il fenomeno scientificamente e a non temerne alcun male pur continuando ad attribuirvi presagi futuri.
Il primo a chiarire le ragioni delle eclissi fu Talete, la scoperta, tuttavia, secondo alcune fonti andrebbe attribuita ad Anassagora intorno alla metà del V secolo a. C. Tesi perfezionate, poi, attraverso le teorie sui movimenti del Sole e della Luna ad opera di Ipparco intorno al II sec a.C.
Anche se scientificamente analizzate anche nel mondo antico, le eclissi, sono presenti in tutta la letteratura antica come eventi prodigiosi, segni divini o apportatrici di presagi per l’umanità. Credenze, che ancora oggi avvolgono di mistero gli eventi astronomici in generale, basta fare un giro in rete per leggere nei vari blog di stampo filo-esoterico le varie teorie. Un evento, dunque, che permetterà agli uomini di assistere al matrimonio fra mito e scienza tipico di rare occasioni.