Su Facebook passa di tutto: dalle minacce alle delusioni arrivando a stati di felicità – di dubbia discussione. Ma è sempre più dilagante un nuovo fenomeno psicologico: la cyber autostima.
E’ di qualche giorno fa un video che impazza su face book: una ragazza con spiccato accento napoletano, in maniera goliardica e casereccia fa una simpatica analisi dell’autostima da social network e si chiede stupita come mai i giovani cerchino solo ragazze quotate attraverso i loro post. La situazione assurda è che oggi anche l’amore passa attraverso i ‘like’ di facebook e, in base a quel numero, si decide se condividere una storia insieme oppure no. La simpatica ragazza conclude con un grottesco ma molto saggio “Arripigliat’v” ovvero “Riprendetevi da questa perdita della realtà e dei valori”, lasciando – oltre il riso – un sapore di amara tristezza.
Ebbene sì, l’Era 2.0 è molto cyber e poco reale provocando, attraverso il tasto ‘mi piace’ la possibilità di rendere altalenanti i nostri stati d’animo legati alla tristezza (se son pochi), alla felicità (se sono molti). Una felicità che, come un fuoco fatuo, ovviamente si sbriciola con la stessa velocità con cui ci provoca soddisfazione. A confermare questa teoria dell’autostima da facebook sono stati gli studi condotti dall’Università di Pittsburgh e della Columbia Business School che su un target di utenti face book hanno rivelato la connessione tra i ‘mi piace’ e l’eccesso di autostima. Dei mille soggetti studiati sono stati moltissimi quelli che si sentivano appagati dalla propria immagine di sé solo quando ottenevano l’approvazione sul proprio profilo digitale. Gli studiosi hanno rilevato che tra i possibili effetti dell’eccesso di autostima dovuti ai “mi piace” ci possono essere comportamenti pericolosi per la salute, come le abbuffate di junk food incontrollate, e le spese folli sia online che nei negozi fisici.
Intanto su questo atteggiamento compulsivo nascono pagine di propaganda come “Aumenta i tuoi seguaci”, oppure “500.000 mi piace per tutti”, evidente riflesso di un mondo vuoto che regala lustrini e compiacenze e lascia, una volta spento il pc, più soli di prima. L’augurio, come dice la ragazza del video che gira in rete, è che davvero ci sia una ripresa da questa fossilizzazione.