La storia della Cina è ricca di tremendi guerre, famosi generali e anche di importanti testi che trattano di strategia militare. Senza dubbio, il più famoso trattato di guerra cinese è il testo conosciuto come “l’arte della guerra”, scritto dal generale Sun Zi. Le notizie biografiche che abbiamo su Sun Zi sono discordanti, alcuni mettono addirittura in dubbio che si tratti di una persona realmente esistita. Probabilmente nacque nel VI secolo a.C, mostrò le sue abilità da stratega militare sopratutto al servizio del re Helu dello stato di Wu, raggiungendo una consolidazione della sua fama a seguito della battaglia di Boju avvenuta alla fine del VI a.C.
Le poche notizie biografiche che abbiamo su questo signore della guerra, ci descrivono un Sun Zi dal forte temperamento, ma d’altronde per il suo ruolo di generale e per il periodo difficile in cui viveva non poteva essere diversamente. Il famoso storico Sima Qian, racconta di quando il re di Wu, mise alla prova Sun Zi per verificare le sua abilità di leader militare; lo invitò a gestire un gruppo di donne facenti parte del harem del re come se fossero soldati, nonostante le donne in questione non avessero nessuna conoscenza militare, Sun zi non declinò l’invito, pose a capo del piccolo esercito di 180 donne le due concubine preferite del re, e dopo un breve addestramento, Sun Zi impartì i primi semplici ordini alle donne, tuttavia queste risero degli ordini di Sun Zi e non li eseguirono. Sun Zi allora disse: «Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale». Spiegò quindi ancora una volta le regole, e diede un nuovo semplice ordine alle donne, ma ancora una volta scoppiarono a ridere e non obbedirono. Sun Zi disse allora: «Se le regole non sono chiare e gli ordini non vengono compresi, la colpa è del generale; se, invece, le regole sono chiare, e tuttavia gli ordini non vengono eseguiti, allora la colpa è degli ufficiali», dopo ciò il generale prese la drastica decisione di decapitare le due concubine favorite dal re che aveva posto a capo del piccolo e improvvisato esercito. Il re si oppose a questa decisione, ma Sun Zi decise che in quanto generale in alcuni casi poteva anche disubbidire al re, e fece quindi eseguire la condanna. Da questo evento in poi, gli ordini di Sun Zi, saranno sempre prontamente eseguiti.
Il trattato scritto da Sun Zi, raggiunse presto una grande fama e una notevole autorevolezza in tutta la Cina. Diversi strateghi militari hanno studiato questo testo e si sono ispirati ad esso. La sua fama non si è mai interrotta, infatti, questo testo viene sempre più tradotto e diffuso in tutto il mondo. Il suo successo è dato sopratutto dalla sua applicabilità in vari campi d’interesse umano; viene usato in ambito imprenditoriale, educativo, sportivo, formativo, e in molti altri campi riguardanti la vita quotidiana.
“Combatti con metodi ortodossi, vinci con metodi straordinari”.
La finalità del trattato è quella di insegnare a raggiungere la vittoria ottenendo il massimo profitto col minimo sforzo possibile. Spesso il testo ricorda l’importanza di raggiungere la vittoria senza combattere: “Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere”, tuttavia se la non belligeranza non è possibile, il testo insegna anche diverse nozioni tecniche e specifiche per vincere la guerra.
“Conoscere l’altro e se stessi – cento battaglie, senza rischi; non conoscere l’altro, e conoscere se stessi – a volte, vittoria; a volte, sconfitta; non conoscere l’altro, né se stessi – ogni battaglia è un rischio certo”.