Risultati molto positivi per l’alimentare si hanno anche al Nord con un incremento del 5,7% in Lombardia e nel centro Italia con un balzo del 6,8% dell’export nel Lazio e nelle Marche a dimostrazione della strategicità del settore per la ripresa economica ed occupazionale nelle diverse aree del paese. Con questi dati infatti l’agroalimentare Made in Italy vola quest’anno verso un nuovo record delle esportazioni che già nel 2015 avevano raggiunto il valore massimo di sempre a 36,9 miliardi di euro.
L’agroalimentare però svolge un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità.
L’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che fattura oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio del valore delle nostre esportazioni agroalimentari, utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale.