L’aumento record del Pil in agricoltura, che nel terzo trimestre 2015 fa registrare un +3,7 per cento nel confronto con lo scorso anno, spinge l’occupazione nelle campagne, dando nuove opportunità di lavoro anche ai giovani.
E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al valore aggiunto, dai quali emerge una crescita del settore primario che è quattro volte superiore a quella dell’industria (+0,9 per cento) e cinque volte ai servizi (+0,5 per cento).
Un boom che traina anche le assunzioni nelle campagne italiane, tanto che nel 2015 i giovani lavoratori agricoli indipendenti fanno registrare un aumento record del 35 per cento rispetto all’anno precedente, tanto che gli under 34 anni che operano come imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di cooperative agricole hanno superato le 70mila unità.
Una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che fanno molto più che produrre cibo Made in Italy perché proteggono i semi, le piante, l’acqua e i suoli e ogni giorno portano avanti in Italia non solo la crescita economica, ma anche la difesa della cultura, della storia, della bellezza, della salute e in generale l’alta della qualità della vita.
In alcuni settori i prezzi pagati agli agricoltori faticano a coprire i costi di produzione, mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende e, con esse, le opportunità di ripresa per il Paese.