Kepler è tornato operativo dopo l’anomalia evidenziata durante l’abituale finestra di comunicazione con la Terra. I tecnici dell’Ames Research Center della NASAcuore della missione, hanno confermato il pieno recupero della sonda impegnata dal 2007 nella ricerca di pianeti extrasolari.
Tempo addietro è iniziato il processo di recupero dei dati: sono stati caricati nuovamente i comandi che forniscono le istruzioni e i registri di bordo sono stati azzerati. Successivamente, durante il contatto con il Deep Space Network della NASA, è stato cambiato l’orientamento della sonda in modo che possa puntare verso il centro della Via Lattea per avviare la fase C9 della missione K2, durante la quale Kepler oltre alla consueta ricerca di esopianeti si dedicherà anche all’osservazione di altri corpi celesti qualigiovani stelle e supernovae.
K2 sperimenterà una tecnica nuova, detta di microlensing gravitazionale che sfrutta un fenomeno ottico previsto dalla teoria della relatività di Einstein. Queste nuove lenti cosmiche rileveranno le distorsioni della luce provenienti da stelle lontane quando un pianeta si trova a passare tra l’osservatore – Kepler in questo caso – e la stella, creando una specie di flash di luce.
Il team di K2 collabora con gli osservatori a terra impegnati nella ricerca di mondi extrasolari nella speranza di poter raccogliere dati utili su telescopi di maggiori dimensioni come quello hawaiano di Mauna Kea. A partire del 24 maggio per tre giorni le informazioni collezionate dagli strumenti fino a quel momento saranno inviate da Kepler alla terra: subito dopo gli scienziati potranno avere la possibilità di vedere attraverso gli occhi del telescopio gli stessi eventi catturati dagli osservatori terrestri.
La campagna numero 9 di Kepler si concluderà il 1 luglio: per quella data il telescopio non si troverà più al centro della nostra galassia. Da quel momento avrà inizio la fase C10 che avrà come obiettivo lo studio di altri fenomeni astrofisici.