A breve potremo dare il nostro benvenuto all’intensa e calda estate, giornate cocenti e soleggiate ci attendono, e come logico che sia, i ritardatari della forma fisica come ultima spiaggia si affidano al footing, così comunemente chiamato.
Scoperta alquanto curiosa in fatto di sport riguarda in particolar modo la corsa e a gioirne saranno i parecchi fautori; dopo una lunga e attenta analisi portata avanti dal 1976 da alcuni ricercatori del Copenhagen City Heart Study su un campione di 1.116 maschi e 762 femmine che praticavano jogging assiduamente e non, si è giunti a qualcosa di davvero sensazionale. Quest’attività è un potente elisir di lunga vita, capace di aumentare l’aspettativa di vita degli uomini di 6,2 anni e delle donne di 5,6 anni.
Secondo Peter Schnohr, cardiologo a capo dello screening: “L’attività svolta in maniera non agonistica, semplicemente un’ora o al massimo due ore e mezza a settimana, nell’arco di due o tre sessioni, garantisce benefici ottimali e molteplici, quali l’assorbimento di ossigeno, maggiore sensibilità all’insulina, un profilo lipidico più buono, pressione notevolmente più bassa, aggregazione piastrinica ridotta, funzione cardiaca e immunitaria in netto migliora mento, e benessere psicologico altamente in miglioria”. Ovviamente l’allenamento deve essere graduale e senza spinte e carichi improvvisi, il tutto eseguito quindi in sequenza progressiva.
Ma da ulteriore indagine specificamente molto più peculiare si è evinto tuttavia che il running e in generale gli sport di resistenza possono originare dipendenza come le droghe.
Già avete capito bene, pubblicata sul Journal of Experimental Biology, la ricerca attesta che il corpo umano dopo una quantum di sforzo fisico produce cannabinoidi, sostanze chimiche contenute anche nella marijuana, che aumentano la sensazione di piacere e ci spingono a continuare a correre.
Il tutto confermato dal Professor David Raichlen dell’University of Arizona, autore dello studio e corridore per diletto, che spiega: “La produzione di cannabinoidi è probabilmente una strategia evolutiva, emersa per compensare con una sensazione piacevole lo sforzo fisico e il dolore causati dal correre molto”.
Detto ciò parola d’ordine è divertirsi correndo ma con moderazione, niente è più piacevole di una bella corsetta all’aria aperta all’imbrunire del giorno, per scaricare lo stress accumulato durante le ore diurne magari in frescura, allentando cosi le tensioni e addirittura con un po’ di costanza si riesce a smaltire quel chiletto di troppo che tanto ci infastidisce.