Nuove proteste nelle strade degli Usa guidate da movimento Black Lives Matter, i maggiori campionati sportivi che si interrompono: questa la risposta di una società all’ultimo episodio di violenza contro un afroamericano, Jacob Blake, che ha rischiato la morte per mano di un poliziotto. Cosa sta accadendo in America? Proviamo a tracciare il quadro di un Paese in un momento politicamente e socialmente delicato.
Come Jacob Blake ha rischiato la morte
Il 23 agosto, a Kenosha, nel Wisconsin, due agenti cercano di arrestare un giovane di 29 anni. A un certo punto, prima che questi, cioè Jacob Blake, monti a bordo del suo suv, uno degli agenti gli spara sette colpi alla schiena: 4 di questi vanno a segno. Jacob Blake viene ricoverato in ospedale e operato: non potrà più camminare. Puntuali scoppiano le proteste a Kenosha dove gli scontri durano circa tre giorni e ci scappano due morti.
I segni di un cambiamento?
La morte di George Floyd, avvenuta lo scorso 25 maggio, aveva già segnato un certo cambiamento nella società americana. L’ondata di protesta, la cui violenza poteva essere scambiata inizialmente per una risposta esasperata alla fallimentare politica di Trump nella gestione della pandemia, con il passare delle settimane ha assunto una connotazione diversa. Per la prima volta, ai manifestanti neri del movimento Black Lives Matter si sono uniti anche persone di pelle bianca.
Il razzismo, quindi, è un problema che coinvolge tutti. Addirittura abbiamo visto le immagini di poliziotti, come quelli di Coral Glabes, inginocchiati a pregare insieme ai manifestanti. Un gesto che sembra abbattere l’annosa contrapposizione tra polizia e afroamericani. Ora, con il ferimento di Jacob Blake, la società americana ha fatto un ulteriore passo avanti, l’ondata di protesta si è ulteriormente allargata coinvolgendo, come mai prima, anche lo sport.
Time out
I primi a fermarsi, anche se per pochi giorni, sono stati i giocatori NBA (il basket americano conta molti giocatori di colore). A cascata, sono state posticipate tre partite della Major League Baseball e cinque sfide della Major League Soccer. La tennista Naomi Osaka, di madre giapponese e padre haitiano, ha deciso di fermarsi per sostenere le proteste contro il razzismo e ha disputato la semifinale dei Western & Southern Open Usa con un giorno di ritardo. La sensibilità contro il tema del razzismo è arrivata fino agli elitari campi da golf. Il giocatore
Cameron Champ (suo padre è birazziale), ha lanciato un significativo messaggio e deciso di scendere in campo indossando, durante le partite, una scarpa nera e una bianca, e su quest’ultima le scritte Jacob Blake e BLM.
Law and order
“L’Nba e’ diventata come un’organizzazione politica” è stata la risposta di Trump alla decisione (storica) della lega nazionale di Basket. Il tycoon, impegnato nella campagna elettorale, ha lanciato il suo nuovo motto “Law and Order”, il sogno americano che si contrappone al socialismo. La difesa dell’ordine, della legge e della bandiera contro le “folle inferocite nelle nostre città“. Il riferimento è ai disordini seguiti agli episodi di razzismo ed è chiaro cosa accadrà nelle prossime settimane. Ora bisogna capire se le promesse di Trump di 10 milioni di posti di lavoro in 10 mesi e del vaccino anti Covid entro fine anno convinceranno gli americani, il prossimo 3 novembre, a concedergli un nuovo mandato o se questa America che sembra così cambiata opterà per il suo avversario Joe Biden.