Adottate dal Consiglio Europeo norme semplificate per le piccole imprese. Le nuove misure puntano a ridurre gli oneri amministrativi e i costi di conformità per le piccole imprese e a creare un contesto fiscale che contribuisca alla crescita delle piccole imprese e alla maggiore efficienza dei loro scambi transfrontalieri.
Cosa prevedono le nuove norme in materia di IVA
Oltre ad avere obblighi amministrativi in materia di IVA, le imprese fungono da esattori dell’IVA: si generano così costi di conformità che sono proporzionalmente più elevati per le piccole imprese che per le imprese più grandi. L’attuale sistema dell’IVA prevede che l’esenzione dall’IVA per le piccole imprese sia disponibile solo per i soggetti nazionali. La riforma concordata oggi permetterà di applicare, alle piccole imprese stabilite in altri Stati membri, un’esenzione dall’IVA simile.
Le norme aggiornate miglioreranno inoltre il modo in cui è concepita l’esenzione, contribuendo così a ridurre i costi di conformità in materia di IVA. Offriranno poi l’opportunità di incoraggiare il rispetto volontario della normativa e quindi contribuiranno a ridurre le perdite di gettito dovute alla non conformità e alle frodi dell’IVA.
Il testo prevede che le piccole imprese possano beneficiare di norme di conformità semplificate in materia di IVA qualora il loro volume d’affari annuo rimanga al di sotto di una soglia fissata dallo Stato membro interessato, che non può superare gli 85000 Euro. A determinate condizioni, anche le piccole imprese che non superano tale soglia stabilite in altri Stati membri potranno beneficiare del regime semplificato, qualora il loro volume d’affari annuo totale in tutta l’UE non sia superiore a 100 000 Euro.