E’ un legame unico e indissolubile quello che unisce la città di Palermo al suo Mare. Le antiche marinerie, i pescatori e le eccellenze ittiche nostrane sono infatti “baluardi della tradizione” e l’esempio tangibile della cultura marinara di Palermo, l’antica città “Tutto Porto”. Ed è proprio in un’ottica di rinnovamento e sviluppo delle tradizioni e delle attività legate al “Mare” e alla pesca nostrana, che nella storica sede del Mercato Ittico di Palermo un gruppo di otto professionisti – selezionati con avviso pubblico dall’Assessorato comunale alle Attività Produttive – sta gettando le basi per creare e diffondere una rinnovata “cultura del Mare”, partendo proprio dal luogo d’origine della “Palermo -Tutto Porto”: il Mercato Ittico di via Francesco Crispi. Otto progetti “individuali” ma legati dal comune obbiettivo di riqualificare il Mercato ittico e di rilanciare la cultura del mare della città.
“Intendiamo valorizzare il complesso funzionale del Mercato Ittico di Palermo contribuendo in maniera concreta a rilanciare le tradizione marinare del capoluogo attraverso programmi all’avanguardia e attività tradizionali che possano supportare le marinerie, i pescatori e promuovere così le eccellenze ittiche nostrane – spiegano in una nota i professionisti di Itti_Co/Lab – attraverso le nostre singole progettazioni, che confluiranno in un più ampio programma di rinnovamento culturale del Mercato ittico, tenteremo così di rilanciare anche il rapporto tra la città di Palermo e il suo Mare”.
E proprio in un’ottica di promozione e valorizzazione della storica cornice economica e sociale del Mercato di Palermo, oggi è la giornata di apertura al pubblico, dove sarà possibile scoprire e riscoprire, anche attraverso animazioni e istallazioni culturali, il legame unico che unisce Palermo al suo Mare.
L’evento, che sarà anche l’occasione per visitare il Mercato Ittico – uno spazio strategico per l’economia e la storia di Palermo ma anche un’area abitualmente interdetta alla pubblica fruizione in orari diurni – prenderà il via a partire dalle ore 16.30 con la presentazione dei progetti confluiti in Itti_Co/lab e i saluti istituzionali dell’Assessore alle Attività Produttive, Giovanna Marano. Seguirà la conferenza con la partecipazione di Franco Caracausi (Pescatori Bandita Soc. Coop.), Ignazio Spataro (Coop Onda Lunga), Toti Lucido (Siculpesca soc. cop. di Isola delle Femmine), Mario Indovina (Fiduciario Sloow Food Palermo), Caterina Greco (Direttore CRICD), Francesca Cerami (Direttore generale IDIMED), Pietro Pupillo (Docente Alberghiero Ipsseoa “Pietro Piazza” di Palermo). A margine della conferenza la proiezione di documentari, di immagini relative alle attività mercatali notturne ma anche un istallazione artistica allestista nello spiazzale antistante la cripta di Santa Maria Piedigrotta, ubicata proprio all’interno del Mercato. Previste anche attività ludiche, laboratori per bambini, attività informative, culturali, artistiche e gastronomiche, che avranno come filo conduttore Palermo, il suo mare e i suoi pescatori.
La sala vendite sarà allestita nel rispetto della sua conformazione di mercato, dove le piattaforme di esposizione del pesce (“balate”), saranno allestite come “zattere” dove saranno presentate diverse attività legate al mare e alle tradizioni dei pescatori di Palermo. Dalla narrativa per bambini (Libreria DUDI), alla Memoria Viva di una Palermo marinara dimenticata da decenni (Ecomuseo Mare Memoria Viva), non mancheranno anche attività escursionistiche (Il Mare a Vela), di apnea (Acquatica) e dalle estemporanee di pittura (Liceo artistico di Palermo). Spazio anche alla gastronomia legata al pescato locale e alle tradizioni culinarie dell’Immacolata (il baccalà di Sapurito, lo sfincione di Ron Garofalo, i cucciddati della Cucina di Alù) e il vino (Enoteca HIC). Ma al centro dell’evento ci saranno loro, i protagonisti del mare, le marinerie e i pescatori, con i loro “cunti” (Michelangelo Balistreri del Museo dell’Acciuga di Aspra), i “canti del Porto” (Francesco Maria Martorana con l’Anciova guitar), e una memoria dell’alimentazione da barca, a base di olive salate (Olio Don Cosimo) e anciove (Cosimo Balistreri & co.) accompagnate dal pane rigorosamente della tradizione.